Belpasso. Cane avvelenato tra i rifiuti, la rabbia dei cittadini, gli insulti al sindaco e la sua risposta

Una foto sul web pubblicata da una cittadina ha scatenato l’ira, la rabbia di tantissimi utenti, da tutta Italia. Siamo a Belpasso in c. d. strada della Misericordia. L’ utente commenta uno scenario da brivido immortalato nella foto. Cumuli di rifiuti in mezzo ai quali ha trovato la morte un povero cane probabilmente (visto il collare) di proprietà di qualcuno. I commenti condannano l’inciviltà e soprattutto il gesto(probabile avvelenamento del cane) lasciando spazio anche ad insulti (talora pesanti) scagliati contro il primo cittadino, Carlo Caputo. ( da “camorrista” a “mafioso” ad auguri non poco carini “sindaco, muori”). Ed ecco la risposta del sindaco:
“Non ho ben capito quale sia la mia responsabiltà sul presunto avvelenamento del cane; sicuramente se avessi poteri per impedire fatti del genere li utilizzerei anche per evitare crimini compiuti da assassini contro gli umani ma non sono né superman né batman. Sono un Sindaco che si sforza di fare tante cose, fra cui quelle di amministrare l’unico Comune in provincia di Catania che possiede un ambulatorio veterinario dove si effettuato decine e decine di microcippature e sterilizzazione dii randagi ed impegna una somma annua di 130 mila per il ricovero e custodia di randagi (130milaeuro!!!).

Sul campo dei rifiuti siamo un modello in Sicilia (e non solo) per servizio di raccolta, gestione e costo della tassa. Sul fronte microdiscariche combatto quotidianamente il fenomeno verbalizzando ove possibile. Ricordo di essere stato il primo Sindaco nel 2013 ad utilizzare le telecamere mobili per colpire gli “zozzoni”facendo da apripista ed esempio per altri comuni che hanno iniziato dopo il servizio anch’essi ad utilizzare telecamere mobili. Abbiamo comminato 339 verbali per reati ambientali. I numeri dicono che mai (e sottolineo mai)
A margine di ciò tengo a sottolineare che l’80% delle microdiscariche si trovano su strade non di proprietà comunale ma provinciali (forse l’abolizione delle province tanto voluta da alcuni qualche problema lo ha creato).”

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