Le operazioni del Ros rivelano l’incessante attività criminale sul territorio

L’eco delle operazioni del Ros che ha portato dietro le sbarre diversi componenti del sodalizio mafioso facente capo al clan Santapaola-Ercolano riverbera ancora tra le pagine della cronaca.

Dalle intercettazioni telefoniche, infatti, il quadro criminale che ne viene fuori è di certo chiaro. L’attività mafiosa, nonostante i tanti arresti delle forze dell’ordine, è quanto più attiva ed in continuo riassetto degli equilibri fra le cosche per il controllo del territorio.

Anche Paternò non è indenne, dall’ultima operazione Chaos appare chiaro ad esempio come la figura del 32enne Carmelo Cristian Fallica svolga un ruolo di prima linea nel racket delle estorsioni sul territorio normanno. Armi, spaccio, racket delle ritorsioni. Soldi che a leggere tra le carte della magistratura non bastano mai. Da una intercettazione è proprio il referente di Paternò ad evidenziare la necessità di essere più incisivi nelle richieste estorsive. Come se già i 1500 euro per il pizzo chiesti ad un commerciante non fossero sufficienti.

Un incessante lavoro quello dei magistrati e delle forze dell’ordine che, sarebbe di gran lunga più efficace se le garanzie di protezione e di tutela da parte dello Stato verso chi denuncia le estorsioni potesse dare maggiori sicurezze e una maggiore certezza della pena verso chi delinque.

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