Un supertestimone svela i retroscena e gli affari di Montante alla Regione Siciliana.

Finanziamenti dell’assessorato Attività produttive, favori, complicità, giri vorticosi di soldi durante le ultime campagne elettorali. Gli affari e le manovre segrete del numero uno di Sicindustria Antonello Montante, oggi pare non siano più un segreto per il procuratore aggiunto Gabriele Paci e ai sostituti Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso. Un “supertestimone” pare abbia svelato i segreti di Montante alla Regione Siciliana. Il nome del supertestimone è coperto da un rigido segreto d’indagine nella procura di Caltanissetta. 
L’uomo che sta segnando una nuova svolta nell’inchiesta sull’ex numero uno di Sicindustria potrebbe essere un funzionario regionale di alto grado, di certo uno che conosce fino in fondo la macchina amministrativa, ma anche quella politica, perché ha raccontato cos’era diventato il sistemato creato dall’industriale oggi in carcere.

Risale a marzo un blitz a sorpresa della squadra mobile nissena nella sede dell’assessorato Attività produttive, a Palermo. L’obiettivo era quello di acquisire una gran mole di documentazione sui fondi regionali destinati alle aziende individuate come costituenti il “cerchio magico di Montante”, soprattutto quelli erogati in occasione di Expo. Non c’è da meravigliarsi che potrebbe essere stato proprio il funzionario a indicare a magistrati e agli investigatori cosa cercare.

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