Migranti, ministro Toninelli annuncia: “Nave Diciotti attraccherà a Catania, Europa faccia propria parte”

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“La nave Diciotti attracchera’ a Catania. I valorosi uomini della guardia costiera hanno compiuto il proprio dovere salvando vite umane ad appena 17 miglia da Lampedusa. Ora l’Europa faccia in fretta la propria parte”. Lo scrive il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, sul suo profilo Twitter. 

Avete sbagliato rotta, la direzione per l’Italia e’ un’altra”. E’ quello che, in sostanza, soccorritori presentatisi come ‘maltesi’ avrebbero detto il 14 agosto ai 190 migranti a bordo di un barcone intercettato in acque Sar della Valletta, successivamente salvati da una nave della Guardia costiera: a raccontarlo, otto dei 13 migranti evacuati dalla Diciotti perchè bisognosi di cure mediche, ascoltati ieri mattina nel Centro di accoglienza straordinaria di Villa Sicania (Siculiana, Agrigento) in qualita’ di “persone informate sui fatti”. Secondo fonti investigative, gli otto – quasi tutti eritrei – avrebbero spiegato a Polizia e Guardia costiera di essere stati avvicinati, dopo circa un giorno e mezzo dalla partenza dalle coste libiche, “da un’imbarcazione di notevoli dimensioni e da due gommoni”, i cui occupanti avrebbero riferito di essere maltesi. Ai migranti questi sedicenti maltesi avrebbero fornito cibo, bevande e giubbotti di salvataggio salvo informarli – sempre secondo le testimonianze raccolte – che non li avrebbero condotti a Malta, avendo “sbagliato rotta”: dopo aver appreso che i migranti non avevano dispositivi di navigazione satellitare, gli equipaggi dei soccorritori avrebbero lasciato intendere ai migranti che sarebbero stati ‘scortati’ verso Lampedusa. In realta’, come sostenuto dalla Guardia costiera – versione, questa, negata da Malta – nel corso della navigazione, anche a causa delle pessime condizioni meteomarine, il barcone ha cominciato ad imbarcare acqua: circa 24 ore dopo il primo ‘contatto’, l’imbarcazione maltese si sarebbe allontanata abbandonando i migranti e lasciando la responsabilita’ del salvataggio – effettivamente avvenuto due ore piu’ tardi – alla Guardia costiera italiana. 

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