Catania, il Pd vuole l’ex sindaco di Biancavilla Glorioso segretario del partito: “Pippo, salvaci tu”

“Pippo, salvaci tu”. E’ il grido d’aiuto che il popolo dem di Catania rivolge ad un politico con il pregio di saper unificare: il biancavillese Pippo Glorioso, per 10 anni – fino a giugno di quest’anno – sindaco della cittadina catanese .

A Catania le varie componenti del partito che fu di Renzi ma anche di D’Alema chiedono a Glorioso di fare il segretario.

Glorioso viene dalla Cgil, sindacato che in tutta la provincia etnea ha sprigionato – negli anni passati – una potenza di fuoco elettorale non indifferente per poi ripiegarsi su se stesso e patire il “mal di sinistra” che rischia ora di far scomparire oppure rendere irrilevante il Partito democratico. Del resto, per il Pd avere lasciato campo libero al suicidio collettivo del governo Crocetta non poteva rivelarsi un’operazione indolore.

Su suo profilo social l’ex sindaco di Biancavilla ha ufficializzato il percorso prossimo venturo che lo riguarda con un commento al quale ha dato egli stesso un titolo: Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme. Principio al quale nessuno dei democratici divisi in fazioni si ispira più da anni.

Scrive Glorioso: “Ho accettato l’invito – rivoltomi in modo unitario – di guidare il PD della provincia di Catania. Sarà poi il congresso dei prossimi giorni ad esprimersi. Metto a disposizione del partito il mio impegno, ma faremo un lavoro di squadra.
Rispetteremo le opinioni di tutti, anche di critica in buona fede, ma pretenderemo sempre di dire la nostra. Lo dobbiamo ai militanti che ci hanno sempre creduto, a chi è rimasto anche nei momenti più difficili, a chi non ha svenduto la propria storia, ai più deboli e a chi continua a pagare la crisi, a chi ritiene irrinunciabili diritti e valori conquistati dai nostri padri, alle giovani generazioni che devono tornare a guardare con fiducia al futuro”.

Non si capisce, a dire il vero, come antiche parole d’ordine possano infiammare nuovi elettori e attirarli verso il Pd.

Glorioso, però, ha buone capacità di dialogo e queste doti dovrebbe farle valere nei confronti di due pesi massimi del partito democratico etneo: Enzo Bianco e Luca Sammartino. Vediamo se sul suo nome si ritroverà tutto il Partito democratico di Catania. Poi capiremo se la sua è una “mission impossible”.

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