Prefetto sospende sindaco di Bronte: per giunta e consiglieri Calanna è innocente 

Calanna

Il prefetto di Catania ha disposto la sospensione del sindaco di Bronte, Graziano Calanna, a seguito degli arresti domiciliari disposti dal Gip nell’ambito dell’operazione anticorruzione scattata oggi denominata ‘Aetna’. Il politico 47enne è accusato di istigazione alla corruzione, in quanto avrebbe chiesto a un’azienda interessata all’affidamento della gestione della manutenzione e sfruttamento dell’energia elettrica prodotta dall’acquedotto comunale di Bronte, di prevedere nel piano dei pagamenti di spesa da far approvare al Comune, un aumento del valore di 20 mila euro del costo del collaudo, al fine di ottenere per se’ la somma.

“Nell’inchiesta ‘Aetna’ è indagato anche il sindaco di Nicolosi, Angelo Pulvirenti, per corruzione, perché secondo la procura di Catania avrebbe accettato dall’imprenditore Francesco Russo Morosoli, il ‘re’ delle funivie, tra gli arrestati ieri assieme al primo cittadino di Bronte, “somme elargite come sponsorizzazioni di eventi comunali fra il 2017 e il 2018, ma in realtà corrispettivo per atti contrari ai doveri d’ufficio”. Tra quest’ultimi l’accusa contesta il blocco della procedure di revoca della convenzione per la concessione dell’esercizio della funivia con telecabina del Rifugio Sapienza sull’Etna e un accordo transattivo per la rinuncia a un contenzioso civile instaurato dalla precedente amministrazione comunale. Anche per lui il gip ha rigettato la richiesta di misura cautelare avanzata dalla Procura per mancanza di gravi indizi di colpevolezza.

A Bronte, l’area di maggioranza vicina al sindaco Calanna si dice sicura della sua innocenza.

La Giunta municipale ed i consiglieri comunali Antonio Petronaci, Samanta Longhitano, Ausilia Savoca, Giuseppe Currenti, Giuseppe Di Mulo, Angelica Catania, Gaetano Messina, Salvino Luca, Franco Catania ed il presidente Nino Galati hanno dichiarato: “L’azione amministrativa sempre trasparente ed approntata alla legalità costituisce la prova regina per dimostrare la completa ed assoluta estraneità del sindaco di Bronte nell’unica vicenda che gli viene contestata.

“Si confida in ogni caso nel lavoro della magistratura e della giustizia che certamente, in tempi rapidi, farà luce sull’effettivo verificarsi degli eventi e che confermerà sicuramente l’innocenza del sindaco Calanna”.

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