Bronte, il sindaco Calanna nega di avere chiesto “utilità”: oggi l’interrogatorio davanti ai giudici

Calanna

Ascoltato dai magistrati anche il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, agli arresti domiciliari nell’inchiesta Aetna che ha coinvolto anche l’imprenditore Russo Morosoli. Subito dopo il provvedimento, la Prefettura di catania ha sospeso dalle funzioni il sindaco.Una intercettazione tra due persone coinvolte nell’inchiesta, Musmeci e Bellia, chiama in causa il primo cittadino brontese quale “istigatore” di un atto di corruzione: 20 mila euro per una consulenza su un progetto. Alla fine dell’interrogatorio i legali di Calanna – avvocati Carmelo Peluso e Maria Mirenda – hanno diramato una nota per comunicare che “…il Sindaco Avv. Graziano Calanna, pur potendosi avvalere della facoltà di non rispondere, oggi ha voluto sottoporsi all’interrogatorio ed ha risposto a tutte le domande del Giudice, negando decisamente di aver chiesto utilità illecite per se o per i propri amici e dimostrando come nel particolare caso di finanza di progetto, la ipotizzata condotta di istigazione alla corruzione sarebbe stata del tutto impraticabile. In particolare egli ha dichiarato di avere manifestato l’interesse pubblico all’opera, esaurendo gli atti di sua competenza perché ogni ulteriore approvazione sarebbe stata appannaggio del Consiglio comunale di Bronte”.

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