Elezioni, Comuni ed ex Province al voto il 28 aprile: niente ‘election day’ con Europee

“La data del 28 aprile, individuata dal Governo per le prossime elezioni amministrative nell’Isola, è stata una scelta obbligata dalla decisione del Parlamento siciliano. Nella legge regionale, che consentirà finalmente alle ex Province di tornare al voto, dopo anni di continui commissariamenti, infatti, è stato previsto che il rinnovo dei sindaci e dei Consigli comunali fosse antecedente a questa consultazione. Visto che a fine maggio si voterà anche per il Parlamento europeo, quindi, non c’erano altre possibilità”. Lo dice l’assessore alle Autonomie locali della Regione siciliana, Bernadette Grasso, per la quale l’ipotesi di un ‘election day’ tra amministrative ed europee “non era praticabile perché avrebbe fatto slittare le elezioni di Città metropolitane e Liberi consorzi dei Comuni a dopo il 30 giugno, costringendoci all’ennesima norma di proroga dei commissari straordinari e quindi con ulteriori costi per gli Enti locali”.
Secondo i rappresentanti siciliani della Lega, invece, dietro la mossa del governo regionale c’è solo il timore che il partito di Salvini faccia il botto nell’Isola.
“La paura fa novanta, anche all’Ars. La mossa del presidente Musumeci di anticipare le elezioni amministrative in Sicilia al 28 aprile, ovvero un mese prima delle elezioni europee previste per il 26 maggio, è dettata dalla preoccupazione che la Lega possa fare il pieno di consensi alle urne sia di rappresentanti a Bruxelles, ormai questo è fuori di dubbio, sia di sindaci e i consiglieri comunali nei Comuni dell’Isola al voto”. Lo dicono Igor Gelarda e Fabio Cantarella, responsabili regionali Enti locali del Carroccio, a proposito della decisione della Giunta regionale siciliana di anticipare le elezioni amministrative il 28 aprile, un mese prima delle europee con eventuali ballottaggi il 12 maggio. “E allora il governatore siciliano cosa fa -aggiunge-: cerca di correre ai ripari con manovre tipiche da vecchia politica, che fra l’altro hanno costi non indifferenti per il bilancio già esangue della Regione. Ma i siciliani non cadranno in trappola e premieranno la Lega guidata da Matteo Salvini anche alle elezioni amministrative”.

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