Catania, “L’universo in una stanza” della Fondazione Oda: ambiente plurisensoriale dedicato ai disabili

E’ uno spazio ovattato e rilassante, concepito in modo da stimolare tutti i cinque sensi e favorire il benessere delle persone con disabilità psichiche e difficoltà di relazione. Si tratta del progetto “L’universo in una stanza” realizzato dalla Fondazione Opera Diocesana Assistenza con il contributo dell’associazione di volontariato L’angelo Federico. La stanza e’ stata ricavata all’interno di uno dei centri di riabilitazione della Fondazione il “Pecorino” di San Giovanni La Punta a Catania. Lo spazio plurisensoriale e’ stato studiato nei minimi dettagli per accompagnare la persona con una disabilita’ grave in un viaggio dei sensi alla scoperta delle abilita’ residue o di quelle ancora da sviluppare. E’, infatti, un luogo ovattato e rassicurante, che permette una stimolazione sensoriale completa e controllata, tramite l’utilizzo di diversi elementi: giochi di luce, suoni della natura, riproduzione del cielo stellato, superfici tattili, cuscini ergonomici, fasci di fibre ottiche, proiezione di immagini, tubo a bolle e specchio unidirezionale. “La valenza terapeutica delle stanze ‘plurisensoriali’ e’ incredibile. Dovrebbe essercene una in ogni struttura sanitaria e dispiace che in Italia ce ne siano ancora poche – dice Gabriella Bonaccorsi, neuro-psichiatra infantile e direttore medico responsabile del Centro ‘Pecorino’, una delle quattro strutture di assistenza e riabilitazione dell’ente ecclesiastico etneo -. Ambienti simili, concepiti per trasmettere le stesse sensazioni che ognuno di noi ha vissuto nel grembo materno, diventano – spiega ancora Bonaccorsi – un luogo privilegiato di contenimento affettivo ed emotivo, assicurando importanti benefici per chi e’ affetto da patologie neurologiche, neuro-motorie, neuro-degenerative, psichiatriche e disturbi dello spettro autistico, del comportamento e della condotta. Su una persona autistica, ad esempio, una seduta da 45 minuti, effettuata dietro il controllo di un terapista specializzato, permette la riduzione dell’aggressivita’ e il miglioramento della comunicazione non verbale”. E’ una pratica riabilitativa ancora poco diffusa in Italia, nonostante in Olanda, e a seguire nel Nord Europa, sia stata sviluppata nei primi anni ’70. Il metodo alla base delle stanze “plurisensoriali” si chiama, infatti, “Snoezelen” termine olandese composto dai verbi annusare e rilassare. Il progetto del centro di riabilitazione “A. e V. Pecorino” e’ anche un esempio virtuoso di collaborazione tra due realta’ attive nel sociale come l’ODA, uno dei piu’ grandi enti socio-assistenziali del Mezzogiorno, presente a Catania dal 1962, e l’associazione di volontariato catanese L’angelo Federico. Nata dieci anni fa per volere dei genitori e del fratello di Federico Vellini, venticinquenne prematuramente morto a causa di una grave malattia, l’associazione porta avanti numerose iniziative benefiche tutte finalizzate ad alleviare lo stato delle persone con disabilita’ gravi trasmettendo positivita’ e speranza.

Avatar

Riguardo l'autore Redazione

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.