Catania, muore dopo intervento al “Garibaldi Nesima”: parenti della donna presentano esposto

Esposto in procura dei familiari di una donna di 78 anni, Agata Fazzio, deceduta l’11 dicembre dello scorso anno nel Reparto di Chirurgia Oncologica dell’ospedale Garibaldi Nesima di Catania, dopo un intervento per la rimozione in laparoscopia di un carcinoma al colon. Chiedono di “accertare se e quali siano le responsabilità soggettive ed oggettive e se vi sia stata imperizia nell’intervento o negligenza ed imprudenza nel post operatorio”. L’intervento – programmato da diverse settimane – al quale si era sottoposta la donna e’ stato effettuato il 22 novembre dello scorso anno. Dopo circa 24 ore la paziente ha iniziato ad accusare forti dolori addominali accompagnati da una abbondante sudorazione fredda e da un aumento della temperatura corporea, curati, affermano i familiari, “con antidolorifico e Tachipirina”. Stando al racconto dei familiari, l’anziana donna ha perso conoscenza il giorno successivo e, dopo l’intervento di un medico rianimatore, e’ stata sottoposta a una Tac all’addome, “dalla quale sono risultate una peritonite ed un grave shock settico”. “Solamente allora, dopo piu’ di 48 ore dal primo intervento che hanno devastato il suo organismo – affermano i parenti – Agata Fazzio e’ stata nuovamente sottoposta ad un nuovo intervento chirurgico d’urgenza”. “Dopo quest’ultimo intervento – concludono i congiunti – e’ finita in rianimazione fino all’11 dicembre, giorno in cui e’ morta. Durante la permanenza in ospedale ha contratto anche la polmonite da Klebsiella”.

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