Adrano, il Comune vuole spegnere le telecamere del Consiglio: domani seduta straordinaria

Ce lo chiede la Corte dei Conti.

Per imporre sacrifici e tagliare una serie di servizi, il Comune di Adrano utilizza la stessa motivazione fatta propria dai governanti nazionali quando affermano che “ce lo chiede l’Europa”. L’ultima alzata d’ingegno riguarda il servizio di riprese televisive del Consiglio comunale. Improvvisamente si scopre che costa troppo e che deve essere abolito. Al diavolo la trasparenza, si deve risparmiare. Domani, alle ore 18.00, sul paventato taglio delle riprese televisive si terrà una seduta straordinaria del consiglio comunale, convocata dal presidente Aldo Di Primo.
“Dall’amministrazione – spiega Carmelo Pellegriti, del gruppo Udc – ci dicono che è una decisione del funzionario. Ci di cono sempre così, che non c’entrano niente. Anche per la questione rifiuti, quando non sanno come rispondere chiamano in causa il burocrate. Poi, però, mettono le mani su tutto”.
Secondo l’esponente politico, non c’è alcuna nuova considerazione avanzata dalla Corte dei Conti.
“I rilievi mossi sin qui all’amministrazione, da parte della magistratura contabile – spiega Pellegriti – riguardano la gestione contabile e cioè l’approvazione in ritardo del bilancio di previsione e il continuo sforamento delle anticipazioni di cassa. Non è tagliando il costo delle riprese del Consiglio che si risolve il problema. Va detto, poi, che sinora il servizio è stato regolato nel peggiore dei modi, senza una gara d’appalto e senza coinvolgere tutte le televisioni e le piattaforme che operano nel territorio. Si può pensare ad una gara su base annuale anziché chiamare la televisione di volta in volta”.

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