Paternò, esplode il ‘caso zecche’: operaio punto da parassita nei canaloni del Consorzio di Bonifica

Scoppia a Paternò il caso zecche presenti in alcuni canaloni gestiti dal Consorzio di Bonifica di Catania. Un operaio è stato punto dall’insetto e costretto a ricorrere alla cure dei medici del pronto soccorso dell’ospedale Santissimo Salvatore. A denunciare il fatto il segretario regionale del Sifus Ernesto Abate. “Avevamo affrontato il problema lo scorso 10 giugno, mediante una diffida nei confronti del Consorzio di Bonifica di Catania – ha detto Abate- mettendo in allerta anche l’Asp di pertinenza e cioè quella di Paternò. Nei giorni scorsi i lavoratori erano stati rassicurati sull’avvenuto trattamento e si mormorava nei confronti dei lavoratori, una scarsa volontà nell’eseguire la lavorazione impartita.” Un chiacchiericcio smontato da ciò che è accaduto oggi. “I lavoratori si sono ritrovati a vivere lo stesso problema della scorsa settimana, ma con una variante: stavolta, infatti, uno dei lavoratori è finito al pronto soccorso con una zecca conficcata nel braccio. Il rischio si è fatto concreto e tutto questo dimostra la scarsa attenzione al problema. Ci si chiede se fosse stata necessaria l’attività di messa in sicurezza e bonifica in questo periodo dell’anno anziché a marzo o aprile come accadeva nel passato”.
Abate si augura che per il collega non ci siano ripercussioni. L’uomo, dopo le cure del caso, è stato dimesso. Nulla di grave. Ma la questione zecche resta in piedi.

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