AUGURI ALLA CANTANTESSA: Carmen Consoli fa il compleanno

La ‘cantantessa’ festeggia nove lustri di vita. Carmen Consoli e’ nata a Catania il 4 settembre del 1974. Una vita, quella live, che e’ iniziata a 13 anni quando si esibiva nei club di Catania suonando in gruppi locali variando dal rock classico al blues e al soul. L’amore per la musica lo eredita dal padre, al quale dedichera’ ‘Mandaci una cartolina’ nel 2009, che l’avvicina alla black music e alla canzone italiana.
Della canzone scritta per il papa’ spiego’: “E’ stato l’ultimo brano che ho scritto. L’ho scritto in quattro ore. Non avevo intenzione di scrivere una canzone su mio padre, perche’ ne’ a me ne’ alla mia famiglia piace questo autocompiacimento del dolore. E’ vero quando dico che la musica e’ stata la mia medicina, ancora di piu’ ora. Ha trasformato il veleno in medicina. La musica mi ha salvata. Ha compiuto il miracolo di trasformare il dolore in gioia. […] E’ un regalo che ho ricevuto da mio padre che mi ha insegnato la musica. Mio padre sosteneva che le cose dovessero durare. Aveva questo concetto della vita e della morte ‘che sara’ una grande sorpresa’. Lui scherzava molto, ci diceva ‘quando muoio vi mando una cartolina’. Mio padre aveva quest’idea: quando la vita finisce sei come cullato in questo tramonto. Infatti il pezzo va dal tramonto all’alba”.
Tra il 1993 e il 1996 inizia a farsi conoscere negli ambienti musicali romani e il 1996 esordisce con l’album ‘Due parole’ che contiene ‘Amore di plastica’ suo primo successo e ottavo posto al Festival di Sanremo del 1996 nella sezione ‘Nuove proposte’. I primi grandi riconoscimenti arrivano l’anno successivo quando con ‘Confusa e felice’, portata a Sanremo nel 1997, anticipa il suo secondo album omonimo. Il disco diventa disco di Platino e le vale il Premio italiano della musica come rivelazione dell’anno. L’album e’ stato inserito nel 2012 nella lista dei 100 migliori album italiani secondo Rolling Stone al numero 32. Gli anni 2000 si aprono con una nuova partecipazione a Sanremo, un nuovo album, ‘Stato di necessita”, il quarto dopo ‘Mediamente isterica’ e il Nastro d’argento come miglior canzone originale per ‘L’ultimo bacio’, colonna sonora dell’omonimo film di Gabriele Muccino. Sono anni in cui Carmen Consoli sale alla ribalta e, dopo ‘L’eccezione’ del 2002, inizia a farsi conoscere anche oltre i confini nazionali.
Nel 2004 partecipa infatti al South By South West Festival ad Austin, nel Texas, e a febbraio del 2005 si esibisce alle celebrazioni dell’anniversario della scomparsa di Bob Marley in Europa come unica artista italiana.
Il 2006 e’ l’anno di ‘Eva contro Eva’, disco di platino, che le vale anche il Premio Carosone alla Carriera in quanto grazie all’album: “Ha realizzato con grazia, ironia e passione un percorso in equilibrio perfetto tra tradizione e modernità, evitando accuratamente qualsiasi ingerenza, d’oltralpe e d’oltreoceano, per proseguire un’originale ricerca musicale e poetica che la conferma quale artista di riferimento del pop d’autore italiano”.
Nel 2009 grazie a ‘Elettra’, settimo album in studio, fa incetta di premi. Dal Premio Amnesty Italia, vinto con ‘Mio zio’, traccia che tratta della violenza perpetrata da uno zio ai danni di una bambina, alla Targa Tenco per il miglior album dell’anno, la musica e la voce della ‘cantantessa’ siciliana diventano un inno del cantautorato italiano. Sei anni dopo esce ‘L’abitudine di tornare’, suo ultimo album che spazia su temi complessi, dall’amore tra due donne alla violenza di genere.
Mentre nel luglio del 2013, due anni prima del disco, nasce suo figlio Carlo Giuseppe grazie all’inseminazione artificiale.
In una lunga intervista al settimanale Grazia spiega come la decisione sia stata suggerita dal padre morto pochi anni prima: “E’ stato mio papa’, scomparso nel 2009, a suggerirmi l’idea di avere un figlio da sola. Era anticonformista, libero, convinto della enorme superiorità delle donne”. “Credo di essere nata mamma – continua nell’intervista – ma stavo diventando grande… poi ho visto Gianna Nannini e ho pensato ‘Allora si puo’ fare’. Cosi’ ho deciso di andare all’estero per una fecondazione assistita. E’ stata una esperienza molto forte ma molto bella”.
Nel 2016 diventa la prima donna maestro concertatore della Notte della Taranta, una passione per il sud che non l’ha mai lasciata e che ha sempre ribadito, soprattutto nelle le dichiarazioni d’amore per la sua Sicilia: “Non mi sono mai staccata dalla mia terra. Ho continuato sempre a investire qui, a portare lavoro, e ora faccio trasferire tutti, compresa l’ultima mia dipendente che e’ di Bolzano. Devo molto alla mia terra. Anche questo lavoro le devo. Se non fosse stato per la Sicilia non sarei mai diventata una cantante, perché ero andata via cercando invano contratti a Roma e Milano, avendo solo porte sbattute in faccia. Provai persino a cambiare la mia musica per adeguarmi al mercato, finche’ un produttore siciliano non mi accetto’ cosi’ com’ero. Posso davvero dire di essere un prodotto al 100% siciliano”, ha spiegato in un’intervista a Repubblica nel 2015, lo stesso anno in cui viene scelta da David Byrne per rappresentare l’Italia al Meltdown Festival a Londra.
Una cantautrice amata in Italia e all’estero, lodata ad esempio da artisti come Elvis Costello che dice: “Ha più idee originali lei in una manciata di pezzi piuttosto che alcune famose band inglesi o americane in un intero concerto”.

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