Paternò, flash mob per il nuovo albero di Via Degli Studi: quello avvelenato sarà esposto

 

Per non dimenticare e per non darla vita alla follia e alla inciviltà di pochi. Con questo obiettivo l’assessore all’Ambiente del Comune di Paternò Vito Rau, attraverso la propria pagina “Facebook”, ha descritto le varie tappe che l’ente comunale e la società civile hanno intrapreso per consentire la ricollocazione di un nuovo albero in Via Degli Studi ad angolo con via Emanuele Bellia, dopo l’avvelenamento del ficus avvenuto lo scorso mese di aprile da parte di uno o più scriteriati. Grazie all’intervento dell’imprenditore Franco Di Perna, nello stesso posto in cui si trova l’albero morto, sarà collocato un altro albero, verosimilmente con una pianta appartenente alla stessa famiglia di quello avvelenato. Nei giorni scorsi operai di una ditta specializzata hanno provveduto a mettere in sicurezza il ficus avvelenato. “Dopo l’atto indefinibile, assurdo, non commentabile, non ci siamo di certo fermati – si legge sul profilo social dell’assessore Rau-. Individuato e incontrato l’imprenditore Di Perna sensibile al problema che di fatto si è reso disponibile alla rimozione e relativo innesto del nuovo albero, sponsorizzando le attività; incontrato l’associazione Alzheimer Paternò che si è resa disponibile alla realizzazione di una importante iniziativa, Nuova Vita per l’Albero di Via Degli Studi”. Per sabato 21 settembre, infatti, l’associazione Alzheimer Paternò interverrà con un flash-mob coinvolgendo le istituzioni scolastiche, le associazioni di volontariato, l’amministrazione comunale, le forze dell’ordine, la cittadinanza di Paternò.
“ Dare nuovo splendore all’albero di ficus – prosegue l’assessore Rau – con l’obiettivo di dare vita ad un nuovo albero in quanto il gesto ignobile che l’ha portato all’essiccamento per mano dell’uomo, viene sostituito da un altro che, sempre per mano dell’uomo, possa rappresentare un gesto di civiltà come messaggio di denuncia, di presenza, testimonianza, memoria, unione e rispetto dei beni pubblici.”
Dopo gli interventi sul tronco, ad opera di artigiani specializzati, l’albero avvelenato continuerà ad esistere, e sarà esposto nella sua “nuova forma presso una qualche struttura comunale in memoria di quello che è stato”.

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