Adrano, parla il presidente Acoset Di Gloria: “Guido azienda sana. Voglio portare l’acqua alle Vigne. A Natale il ‘lago’ Naviccia sparirà”

Sul suo nome – per la presidenza dell’Acoset – il 26 luglio scorso si è ritrovato tutto il centrosinistra che ha centrato il colpaccio di mettere alla porta il blocco di centrodestra. All’inossidabile democristiano Diego Di Gloria – 75 anni, già presidente della Provincia e sindaco di Adrano – per i prossimi 3 anni spetta il compito di guidare il consorzio che gestisce il servizio idrico in 20 Comuni del Catanese, con un bacino d’utenza di circa 200 mila cittadini. L’ex “Bosco Etneo” ha in pancia 140 dipendenti, una quarantina dei quali sono gli operai del ‘pronto intervento’. Assieme a lui, nel Cda, ci sono Nunzia Cirelli e Nino Guglielmino.

Il direttore è il suo predecessore alla carica di presidente, Giuseppe Rizzo.
In questa intervista al Corriere Etneo, Di Gloria sottolinea il buono stato di salute economico dell’ente e si sofferma, in particolare, su alcuni progetti che riguardano la “sua” Adrano: portare l’acqua alle Vigne e risolvere il problema degli allagamenti in contrada Naviccia.
Presidente Di Gloria, a commento della sua elezione, il sindaco D’Agate ha parlato di ‘dote’ offerta al candidato per sottolineare che non c’è stato alcun accordo politico. E’ vero, però, che senza il consenso dell’on. Sammartino la sua elezione non sarebbe stata possibile.
Angelo D’Agate è stata abbastanza corretto nel dirmi che era quella la ‘dote’: Adrano ha oltre il 18% di quote della società ma per l’elezione serviva il 51%. Ricordo che l’Acoset è stato gestito per anni da un gruppo politico diverso da quello cui io appartengo. Come tutti sanno, io sono di Centrosinistra, la mia storia di democristiano di sinistra è nota a tutti. Devo dire che gli on. Sammartino e Barbagallo hanno fatto un lavoro notevole attorno alla mia persona.
Qual è lo stato patrimoniale della società? In passato l’azienda ha accusato un passivo assai pesante. I conti sono tornati a posto?
Sì, siamo tornati in attivo. Ho trovato un’azienda molto ben strutturata. C’è una fascia di dirigenti molto preparati. C’è poi una operatività dell’azienda che è incoraggiante. Faccio un esempio: giorni fa ad Adrano si è registrato un guasto. Gli operai hanno cominciato a lavorare alle dieci di sera per finire alle 8 di mattina del giorno dopo. ‘Da qui non ce ne andiamo, se prima il servizio non viene ripristinato’ mi ha spiegato uno degli operai più anziani. E questa dedizione mi ha colpito non poco. Con personale del genere possiamo guardare al futuro con molta tranquillità.
Quanto costa l’acqua agli utenti? Le tariffe praticate dall’Acoset sono in linea con le altre società del settore?
Innanzitutto va detto che non è l’Acoset a fissare le tariffe ma una società – l’Arera – che gestisce i prezzi di gas, luce e acqua. La tariffa è il risultato del costo di gestione dell’acqua.
Sulle tariffe, quindi, noi non possiamo interferire. Ogni due anni si fa una verifica.
Ma è vero che oltre metà dell’acqua che passa nelle condutture si perde per colpa della vetustà degli impianti?
E’ verissimo, perdiamo tra il 50 e il 60% di acqua. Il problema non riguarda solo l’Acoset ma un po’ tutte le società idriche. Questo perché gli acquedotti sono stati costruiti 60/70 anni fa. Presto partirà un grosso programma per la realizzazione delle nuove reti fognarie. Stanno partendo investimenti enormi con fondi europei. Sette/otto comuni del nostro consorzio – Adrano tra questi – andranno a rifare la rete fognaria. Come Acoset, assieme all’amministrazione adranita, contiamo di inserirci in questo progetto. Mentre loro rifanno le fognature, noi facciamo l’acquedotto nuovo. Delle possibilità che offrono progetti del genere ne sto parlando con tutti i Comuni, nella speranza che la politica si svegli e si dia da fare.
Nel territorio quanti sono gli operai, le “squadre di soccorso” che intervengono quando c’è bisogno?
Abbiamo 4 sezioni gruppi di intervento nei 20 comuni del Consorzio. Quattro geometri e quattro squadre che seguono tutto. A parte la reperibilità nei giorni di sabato e domenica. Fermo restando che tutto è migliorabile. Spero, in questi 3 anni di mia gestione, di rendere ancora più efficiente il servizio nella fascia di comuni che vanno da Viagrande ad Aci S. Antonio, in sofferenza per la loro posizione. Nella zona di S. Alfio abbiamo un pozzo che eroga 150 litri di acqua: stiamo lavorando per portare l’acqua di questo pozzo a Pedara.
Anni fa, l’ex presidente Giuffrida pianificò una serie di investimenti in altre società idriche della Sicilia, parlo della Girgenti Acque. L’Acoset è ancora proprietaria di quote societarie della Girgenti Acque. Le terrete?
L’obiettivo è quello di rinunciare a queste partecipazioni. Siamo ancora nella Girgenti Acque e non sappiamo come uscirne. Per la Girgenti Acque c’è una interdizione antimafia.
In alcuni comuni – nelle scorse settimane – avete inaugurato i totem informativi a disposizione dei cittadini. Di cosa si tratta?
Questi totem – 4 in tutto – li ho trovati in azienda e ho deciso di distribuirli in alcuni Comuni, Adrano e Belpasso, per esempio, che sono i più popolosi. Attraverso l’inserimento del codice fiscale, il totem dà tutte le informazioni che riguardano l’utente, compresa la fattura oppure la bolletta se non la si trova. Stiamo monitorando il ‘traffico’ di questi totem e, debbo dire, la risposta dei cittadini mi pare buona. L’idea è quella di metterne uno in ogni Comune.
Fino a qualche anno fa, i nuovi utenti di solito si sentivano rispondere che di contatori non c’era l’ombra e che per un nuovo contratto si doveva attendere. Qual è adesso la situazione? In quanti giorni viene perfezionato un nuovo contratto?
I tempi sono normali, in linea con quelli di una normale pratica, a meno che non ci siano complicanze legate al territorio. Il problema è, piuttosto, quello che riguarda il cambio di molti contatori: 10 mila devono essere sostituiti.
La società è stata spesso nel mirino delle critiche per la farraginosità delle procedure per la voltura di un contratto. Avete ovviato al problema?
Va detto che con la fattura elettronica, abbiamo bisogno delle volture. Quando siamo costretti a chiudere i contatori non è per ragioni economiche ma per la mancanza di dati. Abbiamo fatto una campagna – mesi fa, quando non ero ancora presidente – per regolarizzare le volture. Purtroppo i cittadini vanno allo sportello solo all’ultimo momento e questo ha creato dei problemi di lunghe file. Dal 15 di novembre fino a tutto il mese di marzo dell’anno prossimo ridaremo la possibilità di ‘volturare’ i propri contratti ad un prezzo politico di 50 euro. Ricordo che la voltura ‘diretta – cioè da genitore a figlio – si può fare sempre e non costa nulla. Pubblicizzeremo sui media questa campagna per la nuova volturazione.
E’ ancora impossibile pagare la bolletta con addebito bancario oppure vale la regola della bolletta solo alla posta?
Si può pagare tramite addebito bancario. Non solo: stiamo vedendo di estendere la possibilità di pagare anche tramite i tabaccai con il circuito Sisal.
Il fatto che lei sia adranita rassicura spontaneamente i suoi concittadini, secondo i quali con un presidente adranita l’acqua non mancherà mai ad Adrano.
Adrano ha una notevole potenzialità di acqua notevole. Riserverò al mio paese un occhio particolare, senza nulla togliere agli altri. Siamo impegnati, per esempio, su Ragalna, Belpasso e S. Maria di Licodia dove nelle zone più sottostanti a volte si registrano carenze.
Anni fa venne fatto un tentativo di portare l’acqua alle Vigne. Non se ne fece niente, però. E’ un’idea che si può riprendere?
Mi sono insediato da appena 3 mesi e già sono al lavoro per questo. Spero di soddisfare le esigenze delle zone alte di Adrano, Biancavilla (comune non consorziato), S. M. di Licodia e Ragalna. Alle Vigne di Adrano stiamo monitorando un pozzo in quota, a 1000 metri circa. Dobbiamo verificare la qualità dell’acqua: avremmo a disposizione 40 litri d’acqua al secondo. Poi, certo, occorrono gli utenti e i contatori. Spero che in questi anni di mia gestione si possa realizzare. Sto lavorando per portare l’acqua alle Vigne di Adrano.
E’ un’idea romantica pensare di far tornare le fontane nei vicoli e nelle piazze dei paesi?
E’ qualcosa che non funziona più. Le fontane non le usa più nessuno. Ne abbiamo trovato una antica e bellissima e la sistemeremo in Piazza San Nicolò Politi ad Adrano.
Ma è vero che assieme al Comune di Adrano l’Acoset lavora per risolvere l’annosa questione degli allagamenti in contrada Naviccia?
Sì, è vero. Ma si tratta di un intervento indiretto. L’Acoset può intervenire sulla depurazione delle acque e sulle fogne. Qua, invece, si tratta di acqua piovana. Assieme al Comune di Adrano stiamo affrontando la problematica. Il Comune farà la propria parte e l’Acoset fornirà tutta la tecnologia necessaria per risolvere il problema già prima di Natale.

Avatar

Riguardo l'autore Nicola Savoca

Giornalista professionista dal 1992, ‘annus horribilis’ per l’Italia e la Sicilia soprattutto. Dirige il Corriere Etneo dal 2017 ma non ha mai usato la bacchetta. Le sue grandi passioni sono lo scrittore John Fante e il regista Giuseppe Tornatore. Radio e televisione sono il suo terreno preferito. La vecchia Telecolor gli è rimasta nel cuore. Catanese di Adrano, ha un debole per la sua città. Su un’isola deserta porterebbe tutti i dischi di Lucio Battisti (la preferita è Anche per te).

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.