Regione, il voto segreto boccia il ddl rifiuti del governo Musumeci: la rabbia del presidente

Bagarre, ieri, all’Assemblea regionale siciliana, dove l’ok dell’Aula, con voto segreto, a un emendamento che boccia l’articolo 1 del ddl sulla governance dei rifiuti, in cui vengono fissati i principi cardine della riforma, scatena un reciproco lancio di accuse tra governo e opposizione. Subito dopo il voto il presidente della Regione, Nello Musumeci, si scaglia contro l’opposizione e l’utilizzo del voto segreto: “Il governo ha presentato un disegno di legge e la commissione ha lavorato per 29 sedute in un serrato confronto che ha visto accolte quasi tutte le proposte del Movimento cinque stelle e del Pd – scandisce in Aula Musumeci -. Si concorda sul fatto di lavorare ai primi cinque articoli, poi si va in Aula, non si ha il coraggio di mettere la faccia davanti alle proprie scelte e ci si rifugia nel voto segreto”.
Nel mirino di Musumeci soprattutto il presidente dell’Antimafia regionale Claudio Fava (“onorevole Fava… la sua etica…”) e il Movimento cinque stelle: “‘Onesta” ‘onesta” ‘onesta” – grida il governatore facendo riferimento al tradizionale slogan pentastellato – e’ quando un deputato, anche se si pente, ha il coraggio di metterci la faccia e vota apertamente senza nascondersi dietro al voto segreto”. Il presidente della Regione nel suo intervento parla di “cinismo” e “mancanza di coraggio di metterci la faccia, e mi riferisco – precisa – ai deputati della coalizione e a quelli dell’opposizione”. E ancora, rivolgendosi a Fava: “Con lo stop a questo ddl chi abbiamo fatto contento? Chi vuole bloccare questa legge? Ci vuole serieta’ ed etica della responsabilita’”. A quel punto la tensione in Aula e’ altissima e Musumeci conclude tra le proteste di molti deputati: “Altro che voto segreto, bisogna metterci la faccia, la vilta’ non appartiene alla buona politica. Noi vogliamo andare avanti con grande lealta’ e coerenza”. Dopo la replica di Fava (“È stato questo governo a dare una proroga di dieci anni all’Oikos di Misterbianco, sta addebitando a me la colpa di tutto quello che e’ accaduto come se dietro di me si celassero chissa’ quali interessi ma la verita’ e’ che non c’e’ una maggioranza a sostegno di questo ddl e la colpa non puo’ essere addebitata alle opposizioni”), pero’, il vicepresidente di Sala d’Ercole, Giovanni Di Mauro, sospende l’Aula e rinvia i lavori alle 16 di martedi’.

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