Paternò, l’avv. Di Caro si dimette da vicepresidente dell’Archeoclub: impegno politico incompatibile

Si dimette dalla carica di vicepresidente dell’Archeoclub di Paternò, l’avv. Paolo Di Caro. A comunicarlo è il presidente dell’Archeoclub Francesco Finocchiaro in una nota nella quale spiega che le ragioni della scelta sono legati all’impegno politico di Di Caro, incompatibile con la sua carica associativa. Di Caro è impegnato dentro “Muoviti Paternò”, movimento che, con proposte e iniziative a favore dello sviluppo della città, esprime posizioni e orientamenti che nulla hanno a che fare con l’attività di una associazione di rilievo culturale, com’è l’Archeoclub.
“Desidero ringraziare per il lavoro svolto, – scrive l’arch. Francesco Finocchiaro – il vice presidente, che ha contribuito in maniera determinante alla fondazione della sezione paternese e al suo sviluppo. Desidero ricordare con piacere le innumerevoli attività da Lui svolte e in particolare il suo impegno per promuovere la cultura della legalità nel campo dei beni culturali e il suo lavoro per il recupero di risorse e testimonianze perdute – da restituire alla collettività. Da vice presidente ha sostenuto con impegno ogni battaglia culturale e promosso il territorio, le sue ricchezze e i suoi valori storici. Ritengo opportuno evidenziare tra le tante attività, quella di ricognizione sul campo per la lotta ai ladri di memoria e quella di mediatore in tanti confronti”.
Il presidente dell’Archeoclub Finocchiaro (tra i principali collaboratori del Corriere Etneo) nella nota ricorda che una scelta analoga, in direzione dell’impegno politico, è stata fatta in passato già da altri soci come il dott. Mirko Oliveri e l’avv. Carmelo Tirenna.
“A Di Caro – aggiunge Finocchiaro – vanno i nostri auguri e l’invito a portare nelle sedi opportune la sensibilità ai beni culturali e ambientali, consapevoli che il suo sarà un contributo di qualità.
L’associazionismo culturale che rappresento è impegnato nella promozione delle politiche culturali e non prevede il coinvolgimento nei partiti o nei movimenti; ringrazio per questo motivo ancora una volta la sensibilità dell’amico Paolo Di Caro per aver colto questa necessità associativa, e offerto, le sue dimissioni che accettiamo – con dispiacere – ma con la consapevolezza che l’Archeoclub d’Italia, deve rimanere un soggetto impegnato nel territorio, che interloquisce serenamente con tutte le Istituzioni presenti”.

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