Scordia, tante arance e poca acqua: il ‘segreto’ dell’agricoltore Vito che risparmia il 60% di consumo idrico

 

Produrre arance con poca acqua. Questo l’obiettivo di Vito Amantia, l’agricoltore Coldiretti di Scordia (Catania) che nella sua azienda ha creato una vera e propria stazione tecnologica per ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche.

”Lavoro sull’evapotraspirazione, la capacità di campo e il fabbisogno della coltura – spiega l’agricoltore – e per ottenere questi dati ho installato una stazione meteo collegata ad una centralina di controllo irrigazione munita di sensori vari di ultima generazione. Per conoscere il fabbisogno della coltura basta collegarsi al sito della FAO e con i dati ottenuti si è in grado di calcolare con estrema precisione i volumi di acqua da rilasciare . Questo lavoro – aggiunge l’agricoltore Coldiretti – viene svolto dalla centralina e basta avere una fonte di attingimento idrico indipendente.” “Da questo circuito si ottiene il risparmio del 60% di acqua senza stress idrico per la pianta, nè per carenza idrica né per stress asfittico – prosegue Vito Amantia -. Al contrario, nel caso in cui si dà molta acqua questa va in profondità ma la pianta riesce a sfruttarne una parte e il resto viene perso.

Ciò perché l’albero ha le radici attive dove c’ è ossigeno e quindi in superficie. Se il terreno è consistente, l’acqua staziona troppo, creando seri problemi di asfissia radicale. Con questo sistema la tutela ambientale è doppia – sostiene Vito Amantia – . Se si disperde acqua in profondità, si perde anche il concime che va nelle falde acquifere. E ancora: grazie a questo sistema viene potenziata la capacità della pianta di difendersi dagli attacchi di insetti vari, e cosa molto importante, sviluppa autodifese naturali contro virus”. ”C’è poi un altro vantaggio di questa irrigazione, a goccia, – conclude Vito Amantia -. Sono i volumi bassissimi di rilascio grazie ai quali non si hanno perdite. L’acqua sta a contatto con le radici, non c’è nessuna evaporazione. Il tutto è controllato dallo smartphone”.

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