Sanremo, Radio Flash segue la rassegna con un quintetto: commozione alla ‘prima’ e Fiorello si veste da prete

Alla ‘prima’ della 70^ edizione del Festival di Sanremo anche quest’anno c’è Radio Flash a seguire l’evento.

La ‘radio che funziona’ ha scelto di puntare su un quintetto per seguire la kermesse canora più popolare d’Italia: con Enzo Sangrigoli, Nicola Neri e Salvo Saladdino ci sono anche due ‘inviate’ speciali, due giovani studentesse del liceo di Scienze umane di Biancavilla: Chiara Caruso e Letizia D’Urso.

La prima serata di ieri è stata all’insegna della commozione: si commuove Rula Jebreal, nel suo lungo monologo dedicato alle donne e al loro diritto di essere ciò che vogliono. Si commuove Tiziano Ferro, nell’omaggio a Mia Martini. E si commuove pure Rita Pavone di fronte alla standing ovation del pubblico per il suo ritorno all’Ariston. La prima serata del Festival di Sanremo è ad alto tasso emotivo ma di certo farà discutere la performance ‘choc’ di Achille Lauro che, aspirante San Francesco, si spoglia del suo mantello e rimane a piedi nudi con una tutina striminzitissima glitterata. Ad aprire è Fiorello, vestito da prete con “l’abito originale di Don Matteo, alza lo share” e una promessa fatta 35 anni fa tra due amici, quella di essere insieme sul palco dell’Ariston con il “mio amico” Amadeus. “Questi sono gli attimi che precedono la fine della tua carriera, se va male ti levano tutto”, lo avvisa. A battezzare il palco sono le nuove proposte: Tecla e Leo Gassmann conquistano la semifinale contro Eugenio in Via Di Gioia e Fadi. Tiziano Ferro, ospite fisso di questa edizione, rende omaggio a un grandissimo del Festival, Domenico Modugno, con quella ‘Nel blu dipinto di blu’ vincitrice nel 1958. La gara dei big prende il via con Irene Grandi, prima dei dodici di stasera. Diletta Leotta con un abito giallo principesco spezzato in vita da una cinta nera, gonna lunga e strascico introduce Marco Masini, poi tocca a Rita Pavone e dalla platea le urlano “Bentornata Rita”, mentre a fine esibizione l’applauso in piedi la fa commuovere. Dopo la presentazione di Rula Jebreal si riparte con Achille Lauro, inevitabilmente protagonista.

Poco dopo a scatenare il teatro ci pensano Al Bano e Romina, introdotti dalla figlia Romina Carrisi. Su ‘Nostalgia canaglia’ canta tutto l’Ariston, così come sul medley con La Siepe, Ci sarà, e Felicità. Ed è subito standing ovation. Ma non è finita: la coppia si esibisce con il primo inedito dopo 25 anni, ‘Raccogli l’attimo’, canzone scritta da Cristiano Malgioglio. Cambio d’abito per Diletta che presenta Anastasio, poi torna Tiziano Ferro con un altro omaggio della storia del Festival, ‘Almeno tu nell’universo’ di Mia Martini che lo commuove fino alle lacrime tra le braccia di Amadeus. E’ il momento del monologo di Leotta, che ammette “la bellezza capita”, e ricorda l’insegnamento della nonna 85enne seduta in platea: “E’ un peso che col tempo ti può fare inciampare, se non lo sai portare”. E ancora il cast de ‘Gli anni più belli’ di Gabriele Muccino, sulle note di Tu come stai. Il tempo dell’esibizione di Elodie e tocca a Rula Jebreal rivendicare il diritto delle donne a non aver paura, lei che ha visto la madre togliersi la vita dandosi fuoco dopo essere stata “brutalizzata e stuprata due volte, a tredici anni da un uomo, poi dal sistema”. “Sono diventata la donna che sono grazie a mia madre e a mia figlia”, dice indicando quest’ultima in platea, e leggendo i versi delle canzoni di Battiato, Vasco Rossi, Fossati, “sono scritte da uomini – aggiunge – vedete, è possibile parlare di amore, cura, rispetto e lealtà”. Superata la mezzanotte tocca a Emma esibirsi, prima di lasciare l’Ariston per andare a cantare nella vicina piazza Colombo. Tocca ad Alberto Urso, decimo in gara, e poi un’esibizione davvero emozionante: quella di Gessica Notaro che insieme all’amico Antonio Maggio canta ‘La faccia e il cuore’. Poi Riki e Gualazzi che chiude la gara. La classifica della serata è affidata alla giuria demoscopica che mette al primo posto Le Vibrazioni, poi Elodie e Diodato. Fuori dal podio in ordine Irene Grandi, Marco Masini, Alberto Urso, Raphael Gualazzi, Anastasio, Achille Lauro, Rita Pavone, Riki, ultimi Bugo e Morgan.

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