Coronavirus: “Evitare lo sbarco di leghisti in Sicilia”. La sparata dello scrittore Cappellani scatena le polemiche

Un post sui social pubblicato dallo scrittore catanese Ottavio Cappellani scatena l’inferno nel mondo politico siciliano.

Nei giorni dell’allarme sul Coronavirus, Cappellani ha invitato il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, il presidente della Regione, Nello Musumeci, e l’assessore alla Salute Ruggero Razza a “evitare lo sbarco e l’accoglienza di Candiani e leghisti vari” nell’Isola perché “dopo le notizie allarmanti che vengono dal lombardoveneto – ancora Cappellani – vorrebbe dire mettere a rischio la salute dei siciliani”.

Immediata la replica di Stefano Candiani, senatore e commissario della Lega in Sicilia: “Sono impressionato dalla sconfinata meschinità di questo soggetto, che per fare un’ironia politica gretta e bassa usa una situazione tanto drammatica nella quale sono già morte persone e tante altre rischiano di morire. Provo profondo disgusto per questa provocazione assurda e penso alle famiglie di chi sta vivendo il dramma del contagio, ai medici, ai sanitari ai sindaci e a tutti coloro che si stanno impegnando per impedire la diffusione del contagio.

“Trovo inaccettabile – conclude Candiani – il silenzio e la mancata condanna di queste dichiarazioni da parte della politica siciliana e nazionale”.

A Cappellani risponde anche l’assessore regionale Razza: “La discutibile provocazione di Ottavio Cappellani non merita neppure di essere commentata- dice l’assessore alla Salute della Regione Siciliana-. In un momento così grave per la nazione ognuno deve avvertire la responsabilità di lavorare per la prioritaria tutela della salute di tutti, di ogni cittadino che vive in Italia”.

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