Catania, inchiesta ‘Buche d’oro’: condannati dipendenti Anas e imprenditori. Tangenti per 300 mila euro

Sono stati condannati i dipendenti dell’Anas e due imprenditori che avevano chiesto il patteggiamento nell’ambito dell’inchiesta “Buche d’oro”. Il giudice per le udienze preliminari, Luca Lorenzetti, ha inflitto pene che vanno da un minimo di un anno e 9 mesi a un massimo di quattro anni per corruzione.

La Guardia di Finanza arresto’ in flagranza funzionari dell’Anas, accusati di aver intascato mazzette da un imprenditore per i lavori di rifacimento delle strade statali della Sicilia orientale e centrale.

Il gup Luca Lorenzetti ha inflitto per corruzione quattro anni ciascuno a Riccardo Contino, Giuseppe Romano; due anni e 11 mesi a Giorgio Gugliotta; tre anni e sei mesi a Giuseppe Panzica; un anno e nove mesi a Gaetano Trovato, tutti dipendenti dell’Anas. Condannati a due anni ciascuno gli imprenditori Vincenzo Baimonte e Vito D’Anna.

Il giudice ha accolto il patteggiamento della pena ma non ha concesso le pene accessorie chieste dalla Procura. Restano ai domiciliari Contino, Romano, Gugliotta e Panzica. Per Trovato e in virtu’ della sospensione della pena (un anno e 9 mesi), il giudice ha deciso anche la scarcerazione dai domiciliari. La scorsa udienza il gup Lorenzetti aveva aveva stralciato la posizione dei sette dei tredici imputati dopo avere ottenuto il via libera della Procura che aveva dato parere favorevole.

Nell’inchiesta del nucleo di polizia economica e finanziaria della Guardia di finanza di Catania, coordinata dal procuratore aggiunto Agata Santonocito e dai sostituti Fabio Regolo e Fabrizio Aliotta e’ stato scoperto un lucroso sistema sui costi del lavoro, abbassando la qualita’ dell’intervento, e per poi dividere il denaro risparmiato tra imprese e funzionari dell’Anas compiacenti.

Dodici i casi contestati dall’accusa con presunti tangenti che oscillano, secondo l’accusa tra i 3 mila e i 60mila euro per oltre 300mila euro. In flagranza di reato il 21 settembre dell’anno scorso vennero arrestati i dipendenti mentre intascavano una tangente di 10 mila euro, sorpresi da una microspia che la Guardia di Finanza aveva piazzato all’interno dell’ufficio di un funzionario Anas. Nell’indagine vennero coinvolti sei dipendenti del compartimento Anas della Sicilia orientale e sette rappresentanti di imprese impegnate in commesse pubbliche. Nel procedimento e’ stata l’Anas Spa, che si e’ costituita parte civile.

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