Covid, buttiamo a mare il virus: sulla spiaggia libera della Playa di Catania si rivedono i bagnanti

Prove d’estate sulle spiagge italiane.

Nel primo week end di lidi aperti (ad eccezione della Puglia dove il ‘via libera’ scatta lunedì la gente già da ieri ha cominciato ad affacciarsi sui litorali, molti ancora in fase di adeguamento alle nuove norme anti Covid, con curiosità ma anche con qualche timore.

La mancata apertura tra le regioni ha pesato soprattutto nelle aree, come quelle romagnole, prese d’assalto per le ferie soprattutto da turisti del Nord Italia e dall’estero. Più affollate invece le spiagge delle maggiori città sul mare.

Spiagge molto frequentate anche in Sicilia: tanti i catanesi. Prese d’assalto le spiagge libere della Playa, rimangono invece ancora con le porte socchiuse gli stabilimenti balneari che hanno avuto il via libera all’organizzazione delle strutture e dunque hanno avviato i lavori, ma sono ancora chiusi al pubblico. In tanti hanno preferito prendere il sole, pochi quelli che hanno optato per un tuffo a mare. Scarsi se non addirittura nulli i servizi sulle spiagge comunali. Lungo il litorale Kennedy un puntuale servizio della polizia con diverse volanti vieta gli assembramenti.

Simile la situazione a Messina: “La scorsa settimana c’erano tantissime persone oggi ci sono pochi gruppi, bambini che giocano a palla, genitori e figli, distanziati di molto, ma domani secondo me ci sarà tanta gente perche’ con le belle giornate è facile che la gente arrivi”. Così, Francesco Piraino, gestore di un lido di Torre Faro. Per il momento il lido non è aperto perché sono ancora in corso lavori.

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