Coronavirus, torna il distanziamento sui treni: il dietrofront pesa sui conti delle compagnie

Coronavirus, torna il distanziamento sui treni: il dietrofront pesa sui conti delle compagnie

“Quello che e’ certo e’ che non ci siamo mossi in modo autonomo”:

con queste parole l’amministratore delegato di Italo, Gianbattista La Rocca, ha precisato in un’intervista al Corriere della sera che sulla fine del contingentamento dei posti sui treni ad alta velocità era arrivato il via libera del governo.

Coronavirus, torna il distanziamento sui treni: il dietrofront pesa sui conti delle compagnieE il dietrofront pesera’ sui conti della compagnia che per la pandemia ha gia’ perso 200 milioni di euro, anche per la mancanza della “clientela business e dei passeggeri stranieri”.

“Lo scorso 14 luglio con un decreto della Presidenza del Consiglio sono state approvate delle misure che permettevano di andare in deroga rispetto al distanziamento, misure che, tengo a specificare, sono state approvate anche dal ministro della Salute Speranza”, ha riferito l’ad.

“Sulla base di questo ci siamo messi al lavoro per oltre 15 giorni per adottare le necessarie regole di sicurezza a garanzia dei nostri passeggeri e dei nostri lavoratori”, ha aggiunto.

Per La Rocca “il treno presenta strutturalmente condizioni migliori rispetto ad altri mezzi di trasporto come ad esempio l’aereo”. “Premesso che la tutela della salute e’ prioritaria, ci permettiamo di osservare che se c’e’ un’emergenza ed e’ necessario il distanziamento la regola deve valere per tutti.

Chiediamo semplicemente chiarezza e regole che non creino squilibri tra i diversi mezzi di trasporto”.

L’ad ha lamentato il danno anche economico per aziende e pubblico: “Siamo costretti a sopprimere dei treni con inevitabili disagi per i passeggeri che naturalmente riproteggeremo o provvederemo a rimborsare”.

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