Catania, Polizia rinviene in una rimessa cani legati con catene: erano senz’acqua e in mezzo ai rifiuti

maltrattamento cani

A Catania agenti del commissariato di Librino hanno indagato in stato di libertà due uomini di 50 e 53 anni per i reati di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura tali da creargli gravi sofferenze e di gestione illegale di rifiuti speciali pericolosi.

Durante le attività di controllo del territorio, i poliziotti hanno svolto accertamenti presso una rimessa abusiva di autocarri; all’interno del vasto terreno su cui si trovava l’attività, sono stati trovati e controllati 95 veicoli e sono state rinvenute tonnellate di rifiuti speciali pericolosi.

La gestione dei rifiuti, costituiti soprattutto da parti di autoveicoli smantellati, parti di elettrodomestici, olii esausti e materiali di risulta, avveniva in modo del tutto illegale poiché tutte le sostanze inquinanti prodotte dal deterioramento dei materiali, esposti senza nessuna protezione agli agenti atmosferici, si riversavano sul terreno. È stata inoltre riscontrata la presenza di lavoratori in nero.

Nel corso della ricognizione dei luoghi, i poliziotti hanno notato la presenza di molteplici cani utilizzati per la guardia detenuti in pessime condizioni perché costretti a vivere, legati con delle catene, in mezzo ai rifiuti nocivi e sporcizia e senza acqua. Gli agenti hanno proceduto quindi al sequestro penale preventivo di tonnellate di rifiuti al fine di evitare danni ambientali in una zona, e sono state adottate immediate misure volte a tutelare gli animali.

Durante un’ulteriore attività di controllo del territorio, i poliziotti hanno ritirato una patente di guida a seguito della contestazione di detenzione di stupefacenti per uso personale, hanno sequestrato 2 autovetture, una per mancanza di assicurazione e l’altra per guida senza patente; sono state ritirate anche diverse di carte di circolazione. Infine, i poliziotti hanno eseguito 2 ordinanze di applicazione di misure cautelari in carcere, emesse, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di Cristaudo Salvatore di anni 31 e Scalia Massimiliano nato a Catania di anni 31 per detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti detta misura con l’aggravamento in carcere è stata decisa dal G.I.P. in sede di convalida dell’arresto in flagranza.

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