Esce il libro di poesie di Nadia Toffa ‘Ti aspetterò tutta la vita’. La madre: “Soffriva ma sorrideva sempre”

Esce il libro di poesie di Nadia Toffa ‘Ti aspetterò tutta la vita’. La madre: “Soffriva ma sorrideva sempre”

“A Milano durante le cure stavamo sempre insieme, un legame totalizzante. Rimpiango solo di non averla abbracciata, stretta e baciata di più – dice la mamma di Nadia – Ma lei non voleva essere sbaciucchiata e la rispettavo. Con che coraggio è tornata in studio a Mediaset.

Portava le scarpe da ginnastica, le gambe non la reggevano ma non ha voluto aiuti.

Noi parlavamo spesso del dopo, della fede”. Margherita Rebuffoni parla così in un’intervista a la Repubblica e racconta anche del libro di poesie di sua figlia in uscita per Chiarelettere che devolverà i proventi alla Fondazione Toffa.

“La prima l’ho trovata per caso nel mio WhatsApp – dice Margherita – Nadia scriveva di notte con quattro dita: ha scritto 450 poesie.

Me le leggeva al mattino a colazione.

Neanche le correggeva. Un giorno mi ha detto: ‘Ricordati di darle a Lorenzo Fazio (editore di Chiarelettere, ndr ), è una bravissima persona, non avrai problemi’. Abbiamo selezionato i testi e il titolo lo ha pensato lui, ‘Ti aspetterò tutta la vita’, è bello. Parla d’amore, c’è dolore e gioia”. Margherita Rebuffoni ha condiviso il lutto con milioni di persone, anche il presidente Sergio Mattarella ha scritto un messaggio. “Il presidente con Nadia è stato affettuosissimo – evidenzia – Ci aveva ricevuto prima di Natale al Quirinale, nel suo studio, l’ha abbracciata e l’ha incoraggiata a lottare. Mi è rimasto nel cuore”. “Nadia soffriva ma sorrideva sempre.

Quando non poteva più muoversi mi ha spiegato che voleva diventare potente sui social per aiutare gli altri – racconta la mamma – Don Patriciello le mandava i video e lei scriveva al sindaco di Napoli De Magistris.

Quando ha avuto il malore ho capito subito che era grave, c’è stata tanta solidarietà.

Berlusconi le ha mandato l’aereo, le ha dato la sua stanza al San Raffaele. Nadia non lo conosceva.

Un giorno telefona la segretaria: siete attese a Arcore. Niente taxi, pioveva. Metto il navigatore e andiamo. Le ha detto: ‘Sei il volto pulito di Mediaset’, le ha regalato le marmellate fatte in casa. Chiamava per sapere come stava, anche per farle gli auguri il giorno del compleanno. Un nonno fantastico”.

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