Catania, al via la consegna degli alloggi della Torre Leone a Librino. Il sindaco: “Celebriamo la rinascita del Palazzo di cemento”

Catania, al via la consegna degli alloggi della Torre Leone a Librino. Il sindaco: “Celebriamo la rinascita del Palazzo di cemento”

A Catania ha avuto inizio questa mattina la consegna degli alloggi della Torre Leone che si trova nel quartiere Librino (ex Palazzo di cemento) alle 96 famiglie che da almeno 5 anni attendono una casa.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Salvo Pogliese:

“Per tantissimi anni – afferma – è stato considerato – e lo era – il luogo simbolo del degrado e dell’illegalità a Catania. Centrale dello spaccio, del malaffare, controllato dalla criminalità, al di fuori delle leggi, occupato abusivamente, la dimostrazione della rinuncia delle Istituzioni ad esercitare il controllo del territorio.

Ma oggi celebriamo la rinascita del Palazzo di cemento.

Interamente ristrutturato e riqualificato, con 96 appartamenti dotati di tutti i comfort che verranno consegnati ai legittimi assegnatari, regalando un sorriso a oltre 400 persone, a tanti genitori che, finalmente, potranno coronare il sogno di avere un alloggio sicuro e dignitoso per le loro famiglie e i loro bambini.

È una grande giornata, non solo per Librino e per la stragrande maggioranza di persone perbene che vi abitano.

È una grande giornata per tutti i catanesi, perché ogni centimetro di città sottratto all’illegalità e al malaffare è una vittoria per l’intera cittadinanza”.

La riqualificazione dell’immobile di 17 piani è frutto del finanziamento ex Gescal di oltre nove milioni di euro, ottenuto su richiesta avanzata dall’amministrazione comunale nel 2011, finalizzato al completamento e alla riqualificazione dell’edificio.

“A consegna avvenuta ci impegneremo affinché il palazzo non venga abbandonato all’incuria” afferma la segretaria provinciale del Sunia, Giusi Milazzo. Insieme ai cittadini della ‘Piattaforma per Librino’ ci siamo già impegnati a seguire i nuovi assegnatari e a metterli in contatto con le associazioni di quartiere affinché si possano organizzare, compatibilmente con le restrizioni della pandemia, alcuni momenti conviviali per favorire relazioni e conoscenze”.

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