Sanità, a ‘La Maddalena’ di Palermo immunoterapia con Car-T: strategia innovativa per combattere i tumori

Sanità, a ‘La Maddalena’ di Palermo immunoterapia con Car-T: strategia innovativa per combattere i tumori

Somministrata per la prima volta in Sicilia una terapia innovativa per combattere i tumori del sangue.

Il Dipartimento oncologico “La Maddalena” di Palermo è il primo ospedale dell’Isola dove è stata praticata l’immunoterapia con Car-T, una delle strategie più promettenti nella ricerca contro il cancro.

La somministrazione è avvenuta su un paziente di 54 anni, originario della provincia di Agrigento, affetto da un linfoma resistente ai trattamenti convenzionali e in cura da diversi anni a “La Maddalena”, uno dei tre ospedali siciliani accreditati come centri per la Car-T, insieme all’Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo e il Policlinico di Catania.

Il primo paziente in Sicilia ha completato il percorso di preparazione e somministrazione della terapia Car-T nell’Unità operativa di oncoematologia de “La Maddalena”, diretta da Maurizio Musso, grazie al supporto dell’Unità di medicina trasfusionale dell’ospedale Villa Sofia-Cervello.

Le Car-T sono terapie avanzate che stanno cambiando l’approccio terapeutico ad alcuni tumori ematologici e che promettono di fare lo stesso per altre forme di cancro. L’idea di base è di potenziare la risposta del sistema immunitario contro i tumori, armando i linfociti T con un recettore che riconosce e bersaglia le cellule malate.

I linfociti del paziente vengono raccolti ed inviati per l’ingegnerizzazione ai laboratori delle aziende farmaceutiche produttrici. Questi linfociti ‘armati’ vengono amplificati per ottenerne una quantità sufficiente per colpire il tumore una volta reintrodotti nel paziente. Una volta completata questa fase, i linfociti ritornano all’ospedale che ha in cura il paziente e, quindi, somministrati attraverso una semplice iniezione.

La terapia Car-T è stata recentemente approvata dall’Ema e successivamente dall’Aifa ed è indicata per la cura dei pazienti affetti da leucemia linfoblastica B del giovane adulto e linfoma a grandi cellule B entrambi resistenti ai trattamenti convenzionali.

“Ad un anno dalla individuazione dei tre centri siciliani di riferimento – dice l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza – il nostro sistema sanitario, con la prima somministrazione in Sicilia della terapia Car-T, raggiunge un altro importante risultato nella lotta ai tumori del sangue nel periodo più difficile per l’intero comparto”.

“Per la prima volta in Sicilia abbiamo praticato una terapia che triplica le possibilità di sopravvivenza dei pazienti, che altrimenti avrebbero solo pochi mesi di vita – sottolinea Maurizio Musso – all’inizio di dicembre, abbiamo raccolto i linfociti del nostro paziente, per poi spedirli negli Stati Uniti dove sono stati ingegnerizzati e, quindi, rimandati indietro pronti per l’infusione.

Fino a qualche mese fa era possibile eseguire questa terapia solo in alcuni centri del Nord Italia, oggi grazie all’approvazione ed identificazione de “La Maddalena” tra i centri Car-T dell’Isola da parte dell’assessorato regionale della Salute, i pazienti siciliani possono usufruire di questa rivoluzionaria strategia di cura senza dover lasciare la loro Regione”.

Il paziente ricoverato, curato con Car-T è attualmente sottoposto a monitoraggio clinico continuo da una speciale unità Car-T composta da medici specialisti di varie branche:

ematologi, rianimatori, cardiologi e neurologi e da personale infermieristico formato per questa terapia. Dopo un periodo di osservazione, il paziente potrà essere dimesso. “Essere stati individuati come primo centro privato accreditato della Regione siciliana per l’erogazione della terapia a base di cellule Car-T è un ulteriore riconoscimento del ruolo raggiunto dal Dipartimento oncologico nella lotta ai tumori ematologici”, afferma Guido Filosto, fondatore e presidente de La Maddalena.

Sottolinea il direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni:

“E’ la dimostrazione che anche in uno stato di generale emergenza dettato dalla pandemia, l’attenzione all’innovazione sanitaria nelle cure di categorie particolarmente fragili, esprime massimi livelli di impegno e di dedizione. Il sistema sanitario, che è pubblico e privato, sa trovare proprio in questa interazione dei rapporti la migliore performance a favore del cittadino”.

Soddisfatto anche Marco Ferlazzo, presidente dell’Aiop Sicilia (Associazione italiana ospedalità privata):

“Questa è l’ennesima dimostrazione del fatto che anche in Sicilia esistono delle punte di eccellenza nel sistema sanitario regionale”.

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