Catania, giovane pusher ai domiciliari riceveva in casa i clienti: finisce in carcere

Catania, giovane pusher ai domiciliari riceveva in casa i clienti: finisce in carcere

I Carabinieri della “Squadra Lupi” del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale hanno arrestato il 24enne catanese Alex Rapisarda, ritenuto responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

I militari tenevano d’occhio il giovane che, convinto stakanovista dello spaccio di droga, era già stato arrestato lo scorso mese di ottobre in via Capo Passero.

In quell’occasione, nonostante la sua disperata fuga a piedi, era stato bloccato dai militari e trovato in possesso del “kit del perfetto spacciatore” che in due distinti borselli gli consentiva la suddivisione delle diverse tipologie di sostanze stupefacenti in vendita, nonché il denaro frutto della vendita, l’immancabile ricetrasmittente per le comunicazioni con la vedetta per la sua tutela dalle incursioni delle forze di polizia e un bloc notes con l’annotazione dei movimenti in entrata ed in uscita della compravendita della droga.

Il giovane era pertanto ristretto agli arresti domiciliari per questo reato ma, nonostante ciò accoglieva i clienti presso la propria abitazione condivisa con la madre. I militari, hanno pazientemente atteso l’arrivo del primo assuntore successivamente bloccato dopo l’acquisto della droga, marijuana confezionata in bustine.

La conseguente perquisizione a casa di Rapisarda, che aveva loro negato di detenere sostanze stupefacenti, ha consentito ai carabinieri di rinvenire piccole quantità di marijuana, circa 4 grammi, confezionata però con le medesime bustine precedentemente sequestrate all’assuntore, 250 euro ritenuti provento dello spaccio e soprattutto, fedele ancora una volta al suo clic cliché, 5 foglietti sui quali erano impressi nomi di acquirenti e somme inerenti alla vendita delle sostanze stupefacenti.

L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone così come deciso dal giudice al termine dell’udienza di convalida, mentre l’acquirente è stato segnalato quale “assuntore” alla Prefettura di Catania.

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