Catania, processo ‘Ambulanza della morte’: pm chiede 30 anni per l’adranita Davide Garofalo

Catania, processo ‘Ambulanza della morte’: pm chiede 30 anni per l'adranita Davide Garofalo

Nella requisitoria del processo in Corte d’Assise per la cosiddetta ‘Ambulanza della morte’, il pubblico ministero Andrea Bonomo stamani ha chiesto la condanna a 30 anni di carcere per Davide Garofalo, l’imputato 45enne di Adrano.

Nella richiesta avanzata ai giudici, il pm ha evidenziato l’aggravante della ‘minorata difesa’ delle vittime: tre anziani malati allo stadio terminale.

Per la morte di un quarto anziano è imputato, in un processo con rito abbreviato, un altro ambulanziere adranita, Agatino Scalisi, attualmente a piede libero.

Garofalo è accusato di omicidio volontario di tre anziane persone: il sistema usato – secondo quanto ha raccontato nel programma ‘Le Iene’ una “gola profonda” che conosce da vicino il modus operandi, era quello dell’iniezione di aria nella vena del malato durante il trasporto dall’ospedale di Biancavilla a casa.

All’accusa di omicidio volontario si aggiunge l’aggravante di avere favorito le consorterie mafiose della zona di Biancavilla (clan Mazzaglia-Toscano-Tomasello) e Adrano (clan Santangelo, oggi interessato da una vasta operazione della Polizia). Erano i clan a controllare la gestione delle onoranze funebri.

I profitti che riguardano il trasporto in ambulanza erano di pertinenza degli ambulanzieri e del clan”.

Dopo l’intervento delle parti civili, l’udienza è stata aggiornata al prossimo 9 marzo per la discussione della difesa. L’imputato è difeso dall’avv. Turi Liotta.

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