Paternò, Marzola al contrattacco sui 27 mln di debiti: “Tentativi di sabotaggio di chi ha portato la città al dissesto”

Paternò, Marzola al contrattacco sui 27 mln di debiti: “Tentativi di sabotaggio di chi ha portato la città al dissesto”

Si difende e passa al contrattacco la consigliera Agata Marzola, presidente della Commissione Bilancio del Comune di Paternò, verso la quale un gruppone di consiglieri di maggioranza – in testa il presidente del Consiglio comunale, Sambataro – ha lanciato ieri strali infuocati chiedendone le dimissioni. – LEGGI QUI – Tutto ruota attorno allo ‘sprofondo rosso’ di 27 milioni di debiti caduto come una maledizione sull’attuale maggioranza di governo.

“Ormai non desta più alcuno stupore il modo di fare dell’amministrazione comunale di Paternò e della maggioranza che la sostiene. – scrive Agata Marzola – Per mia fortuna, a differenza di alcuni colleghi che dopo 4 anni non hanno ancora capito quali sono le loro prerogative, io non sono tenuta a dare spiegazioni sul mio operato al sindaco, alla giunta ed ai consiglieri di maggioranza, ma ai cittadini che hanno il diritto di conoscere i fatti. Nello svolgimento del mio ruolo, ho l’obbligo morale e politico di conoscere le questioni ed approfondire i temi. Ancor di più in situazioni drammatiche come quelle che stiamo vivendo”.

La presidente della Commissione Bilancio ed esponente di Alleanza per Paternò punta il dito contro gli esponenti della maggioranza interessati, a suo dire, ad occultare l’enorme buco di bilancio.

“Sin da quando la giunta ha deliberato il bilancio consuntivo, – si legge ancora nella sua nota – vi è stato un feroce ostruzionismo nei confronti dei consiglieri comunali e della commissione che presiedo. Ma nonostante questi grossolani tentativi siamo riusciti comunque a far luce sul buco di bilancio che la giunta tenta, senza alcun successo, di far passare come una cosa improvvisa, quasi incalcolabile, come se si fosse materializzato improvvisamente. Così non è, ed è chiaro per chiunque. Per far ciò le hanno provate tutte. Prima tentando di bloccare i lavori della commissione bilancio, ora attaccandomi per aver incontrato l’organo dei revisori. Il tutto, e questo è gravissimo, con la complicità del Presidente del Consiglio comunale che, ancora una volta, si è prestato ai giochi del sindaco permettendogli, di interferire nello svolgimento dei lavori del Consiglio comunale e degli stessi consiglieri.

“Voglio sottolineare, per chiarezza, – aggiunge Marzola – che sia io che altri consiglieri di minoranza, abbiamo incontrato i revisori dei conti, gli uffici ed il segretario comunale non in sede di commissione, visto che non ci è stato permesso. Il tutto senza percepire alcun gettone e nel pieno delle nostre prerogative. Di certo nessuno si lascia intimidire da questi tentativi di sabotaggio, e ringrazio le centinaia di persone che in queste ore mi hanno scritto per incoraggiarmi, confermando ancora di più in me, la consapevolezza di essere sulla giusta strada.

“Questi attacchi – conclude l’esponente politico d’opposizione – devono far capire a tutti, che questa amministrazione, questo sindaco, i suoi assessori, non hanno mai pensato al bene della città, ma solo a difendere le loro posizioni di rendita. I continui tentativi di censura e gli attacchi violenti non spaventano nessuno. Fossi in loro proverei solo un forte senso di vergogna, per aver portato la città al dissesto, non solo economico, ma anche morale e civile. Il tutto senza assumersi nessuna responsabilità, come se non fossero loro a governare questa città”.

SOLIDARIETA’ DALL’ON. ZITELLI, DISTEFANO E LO PRESTI (DIVENTERA’ BELLISSIMA)

Gli ultimi attacchi, ma solo in ordine cronologico, subiti dai rappresentanti istituzionali della minoranza consiliare hanno riguardato – questa volta – la consigliera comunale Agata Marzola.
Nel fatto specifico, la consigliera Marzola ha agito da semplice rappresentante istituzionale così come impone il suo ruolo e non certo nelle vesti di Presidente della commissione Bilancio.

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Riguardo l'autore Redazione

1 Comments

  1. Sarebbe il caso che qualcuno facesse intervenire qualche autorità per verificare le responsabilità e la verità.
    Anziché conferenze stampa o dichiarazioni che iniziassero le denunce.

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