Covid, salute mentale tra le ‘vittime’ di pandemia e lockdown: dati del World Happiness Report

Covid, salute mentale tra le ‘vittime’ di pandemia e lockdown: dati del World Happiness Report

La salute mentale è stata una delle ”vittime” sia della pandemia che dei conseguenti lockdown.

Con l’arrivo della pandemia, c’è stato un immediato e vasto declino mentale in molti Paesi del mondo.

Le stime variano a seconda delle misure messe in atto e dei Paesi presi in considerazione, ma i risultati sono sorprendentemente simili. In Uk, nel maggio 2020, una misura generale della salute mentale era 7.7% più bassa rispetto a quanto stimato in assenza della pandemia, e il numero dei problemi di salute mentale dichiarati erano più alti del 47%. Sono alcuni degli aspetti che emergono dal World Happiness Report, la ricerca che redige annualmente la classifica dei Paesi più felici al mondo, che quest’anno si è focalizzata sugli effetti del Covid-19 Secondo la ricerca, il declino in salute mentale è stato più alto per determinate categorie, come donne, giovani, poveri.

Sono quindi aumentate le diseguaglianze già esistenti. Tuttavia, dopo il deciso declino iniziale, nonostante un graduale miglioramento della salute mentale, il livello di benessere non è tornato ai livelli pre-pandemia. Una parte significativa delle persone (22% in Uk per esempio) ha indicato un livello di salute mentale significativamente e costantemente più basso di prima del Covid-19.

Nello stesso tempo, sono aumentati i bisogni di assistenza sanitaria mentale ma sono diminuiti i servizi in molti Paesi. Un problema molto serio, considerando che la pandemia avrà probabilmente un impatto duraturo sulle giovani generazioni. Dal lato positivo, la pandemia ha fatto luce sui problemi legati alla salute mentale come mai prima. L’aumentata consapevolezza pubblica fa ben sperare per il futuro della ricerca e in migliori servizi di cui si sente urgentemente bisogno.

Secondo la ricerca, un elemento fondamentale nelle politiche legate al Covid-19 sono state il distanziamento sociale e l’isolamento/quarantena. Una sfida significativa alle connessioni sociali umane, così vitali per le persone. La percezione di mancanza di relazioni e contatto ha evidentemente diminuito la felicità, così come il senso di solitudine è cresciuto e il supporto sociale ridotto.

Ci sono alcune caratteristiche che hanno aiutato le persone a superare questo momento di isolamento: gratitudine, grinta, relazioni precedenti, volontariato, esercizio fisico, avere un animale domestico. Anche le attività giornaliere hanno avuto un ruolo fondamentale.

Allo stesso modo, molti sono i fattori negativi che hanno indebolito il senso di protezione delle persone: precedenti problemi di salute mentale, senso di incertezza, mancanza di connessioni digitali adeguate. Chiaramente, la connessione digitale è fondamentale e molte persone sono state aiutate da programmi digitali di salute mentale.

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