Covid, a 86 anni il vicepresidente emerito della Consulta non è stato vaccinato: “E’ contro la Costituzione”

Covid, a 86 anni il vicepresidente emerito della Consulta non è stato vaccinato: “E’ contro la Costituzione”

”Non sono stato vaccinato, sono ancora in attesa. Ho 86 anni ma nessuno mi ha chiamato qui in Toscana a differenza dei miei coetanei romani che hanno beneficiato della prima e seconda dose e sono immunizzati”.

Lo dice il professor Enzo Cheli, vicepresidente emerito della Corte costituzionale, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’.

”Il diritto alla salute è l’unico qualificato nella Costituzione come fondamentale – sottolinea – E dunque la sua tutela non può subire diversità tra luoghi nei quali la persona risiede. Non è possibile che un cittadino del Lazio possa avere un trattamento migliore rispetto a quello della Toscana. Ed è questo che Draghi ha voluto sottolineare”.

”Ci sono stati errori e inefficienze sia nell’assegnazione che nella distribuzione del vaccino – sottolinea – Nell’assegnazione le regioni non hanno avuto responsabilità; nella distribuzione invece hanno sbagliato. In Toscana, per esempio, sino a qualche giorno fa le autorità regionali dicevano che tutti gli ultraottantenni, oltre 320mila, sarebbero stati vaccinati entro marzo e che per vaccinarli i medici di base avrebbero avuto dalle 6 alle 12 dosi alla settimana. Bastava fare un po’ di conti per capire che non si poteva arrivare a una copertura totale entro il mese di marzo”.

”In Toscana sono state destinate alcune dosi del vaccino anche a categorie che non erano direttamente a rischio, come avvocati, insegnanti che lavoravano in remoto, promotori farmaceutici, amministrativi delle Asl – spiega – Temo che sia accaduto ciò che Draghi ha chiamato il potere contrattuale delle categorie”.

”Un difetto che ha forzato il principio costituzionale della parità nei confronti della salute”, continua. Se la campagna vaccinale fosse stata organizzata direttamente dallo Stato le cose sarebbero andate ”sicuramente” meglio, dice. E aggiunge: ”La Costituzione indica che la profilassi internazionale (come in una pandemia) sia affidata in via esclusiva allo Stato. Lo Stato ha avviato una programmazione nazionale ma non ha avuto poi la forza di far rispettare alle regioni i suoi principi”.

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1 Comment

  1. Diritto alla salute ( gratuita per tutti i contribuenti italiani) e diritto di poter scegliere le cure disponibili ( i vaccini) senza essere obbligati.

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