Quest’anno la tradizione ad Adrano è stata rispettata, sebbene in maniera diversa: a mezzogiorno in punto sono andate in scena la Diavolata e l’Angelicata.
Solo che anziché nello scenario di Piazza Umberto, è stata la piazza virtuale dei social a ospitare il cortometraggio ‘Resurrexit’ di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi.
Prodotto dai giovani artisti adraniti di Groovy e Labap, con il patrocinio del Comune di Adrano, che ha fornito costumi e location, il corto fiorisce in un contesto quanto mai straordinario, sia per le note vicende legate alla pandemia, che ha messo in ginocchio tante maestranze del mondo dello spettacolo, sia per i luoghi in cui è sorto, l’entroterra etneo: terre tanto affascinanti, quanto difficili.
E’ l’Etna a offrire una location dantesca all’opera, dove si dipana l’eterna lotta tra il bene e il male, che vede scontri e tintinnii di spade tra angeli e diavoli con le nerborute fiamme di matrice vulcanica a evocare la temibile potenza distruttiva del male.
Ma all’improvviso, la Risurrezione di Cristo irrompe a travolgere la lotta stessa, con i diavoli increduli di fronte ad un amore così grande, e lo scenario che dalle fiamme dell’inferno, lascia spazio al rifiorire della vita nei bellissimi paesaggi del Simeto, con l’acqua elemento portante di una vita nuova.
“La genialità, la freschezza e la spettacolarità scenica del corto – spiega l’ex assessore Anna Rita Marcellino – è racchiusa in 8 minuti di suspense che portano a credere che dalle macerie si può risorgere. Ringrazio fortemente Angelo D’Agate per averci creduto e per avermi permesso di sposare il progetto e l’ufficio cultura per avermi fortemente collaborato”.
