Biancavilla, 65enne affetta da covid torna a casa dopo 68 giorni di ricovero: “Mi avete salvato la vita, siete valorosi”

Biancavilla, 65enne affetta da covid torna a casa dopo 68 giorni di ricovero: “Mi avete salvato la vita, siete valorosi”

Vince la sua battaglia contro il Covid-19 e lascia l’Ospedale dopo 68 giorni di ricovero in Terapia intensiva.

Il protagonista di questa storia di speranza è un paziente di Adrano, di 65 anni. La sua non è una storia isolata. Prima di lei è stato dimesso un uomo, di 50 anni, dopo 42 giorni di degenza. Nelle sue parole la gratitudine per gli operatori: «Siete stati meravigliosi e gentili. Mi avete salvato la vita e vi siete presi cura di me. Fate andare avanti la Sicilia, siete valorosi! ».

La paziente è stata trattata con terapia off label che combina l’uso dell’antinfiammatorio Baricitinib e dell’antivirale Remdesivir ed è stata sottoposta solo a ventilazione non invasiva.

La procedura di autorizzazione al trattamento off label presso la Terapia Intensiva di Biancavilla è stata avviata il 29 dicembre 2020 dal precedente direttore dell’Unità Operativa, dr. Pietro Ciadamidaro.

«Voglio ringraziare il direttore generale, dott. Maurizio Lanza, e il direttore sanitario, dr. Antonino Rapisarda, per la loro attenzione e la fiducia nei nostri confronti – dichiara il dr. Antonio Magrì, responsabile FF dell’UOC di Anestesia e Rianimazione -. Insieme al dr. Ciadamidaro hanno dotato il nostro servizio di una ulteriore possibilità di cura dei pazienti con Covid. Un plauso rivolto agli infermieri e agli operatori socio-sanitari del reparto che con amorevole attenzione, professionalità e dedizione si è ora cura di tutti i pazienti ricoverati, e ai colleghi rianimatori che nonostante le difficoltà assicurano il loro impegno in prima linea e senza soste ».

Sino ad oggi, sono 17 i pazienti ad essere stati trattati con l’associazione di Baricitinib e Remdesivir. Per 10 pazienti, grazie a questa terapia, non è stata mai necessaria la ventilazione invasiva.

«La terapia è promettente – conclude il dott. Magrì -. Dai dati in nostro possesso, anche noi, confermare i migliori tempi di recupero per i pazienti, e la riduzione delle giornate di degenza media, l’indice di mortalità e del rischio di intubazione per quei pazienti sottoposti a ventilazione non invasiva. Attenzione, però, a non abbassare la guardia contro il Covid ».

Attualmente i pazienti ricoverati presso la Terapia Intensiva del “Maria SS.ma Addolorata” affetti da Covid-19, sono 7 di cui 2 intubati.

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