Paternò, consiglio comunale riduce Tari per utenze non domestiche. Naso: “Tariffe abbattute del 40%”

Paternò, consiglio comunale riduce Tari per utenze non domestiche. Naso: “Tariffe abbattute del 40%”

Nella seduta del consiglio comunale di Paternò tenutosi venerdì sera, l’assise civica paternese ha approvato la proposta della giunta comunale relativa alla tariffa Tari.

Da quanto comunicato in una nota stampa “l’amministrazione Naso ha ridotto la tassa sui rifiuti del 40% alle utenze non domestiche che hanno subito riduzioni di fatturato a seguito delle restrizioni Covid.

L’approvazione delle tariffe Tari è un ulteriore passo in avanti dell’amministrazione che ha smentito le bugie dell’opposizione e di alcuni ex consiglieri comunali che parlavano di tariffe aumentate e di aggravio per la collettività – ha detto il sindaco Nino Naso – Non solo questa assurda tesi è stata smentita e le tariffe non sono aumentate, ma le altre tariffe, cioè quelle per le attività, sono state abbattute del 40%. Un’attività intensa e attenta alle necessità dei nostri concittadini che ha portato l’Amministrazione a produrre un importante risparmio. Tutto questo è importante e fondamentale, soprattutto in un momento di grande precarietà dato dalla pandemia”.

Il vice sindaco Ignazio Mannino, con delega al bilancio, ha specificato che la riduzione  delle tariffe riguarda le utenze domestiche per nuclei mono-componente, oltre a quelle degli studi professionali ridotte del 30%. Alcuni consiglieri di opposizione non hanno condiviso tale provvedimento, ad eccezione dei consiglieri Giuseppe Lo Presti e Ionella Rapisarda, presenti in aula. Sento il dovere di condannare quanti in maniera strumentale hanno parlato di aumento delle tariffe, reputo che siano sono degli inutili oppositori non di questa amministrazione ma della città, che riescono solo a creare falsi allarmi. Il sindaco Naso – conclude Mannino – ha voluto fortemente la riduzione della tariffa, e se alcuni consiglieri di opposizione avessero avuto a cuore le sorti della città e dei concittadini, avremmo anche beneficiato di sgravi con il Regolamento non approvato per il gioco delle parti di alcuni che non sono riusciti a guardare al bene comune ma forse solo ai loro piccoli vantaggi particolari”.

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