Acireale, ‘pippotti’ di cocaina nascosti in un muro di via Lazzaretto: 20enne incensurato arrestato in flagranza

Acireale, ‘pippotti’ di cocaina nascosti in un muro di via Lazzaretto: 20enne incensurato arrestato in flagranza

Nella serata di ieri, 3 settembre, intorno alle ore 19:00, personale della Squadra Investigativa del Commissariato di Acireale, nell’ambito di un mirato servizio teso a infrenare il fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti, ha tratto in arresto in flagranza di reato C.M., incensurato acese di 20 anni, responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Gli agenti verificavano che, nei pressi di una palestra di via Lazzaretto, un giovane a bordo di uno scooter entrava ed usciva più volte da una via privata di accesso alla struttura senza apparente giustificato motivo e quindi, insospettiti da tale atteggiamento, hanno cominciato una discreta attività di osservazione che si è protratta per tutto il pomeriggio. In tale frangente, il soggetto, sempre a bordo del motociclo, è stato notato fermarsi accanto a un muretto situato a circa 20 metri dall’accesso della palestra.

Il giovane armeggiava con un barattolo in vetro occultato all’interno di un buco nel predetto muro, per poi allontanarsi a velocità sostenuta.

Al ripetersi di un tale comportamento, i poliziotti hanno bloccato immediatamente il giovane che, appena allontanatosi, è stato “agganciato” da una pattuglia automontata giunta in ausilio e appostata in zona per impedire l’eventuale fuga del sospettato.

Ricondotto sul luogo da poco lasciato, il giovane è stato sottoposto a perquisizione personale che veniva estesa anche al nascondiglio ricavato all’interno del muro dove poco prima era stato visto armeggiare: qui gli agenti hanno rinvenuto un contenitore in vetro contenente numerosi involucri, comunemente denominati “pippotti”, contenenti cocaina, per un peso complessivo lordo pari a grammi 17 circa.

Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro, mentre l’arrestato è stato condotto negli uffici di Polizia per le formalità di rito. Su disposizione del PM di turno, l’indagato è stato condotto presso la propria abitazione dove rimane ristretto in regime di arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

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