Catania, false certificazioni mediche per favorire indennità: tra i 16 rinviati a giudizio anche il presidente del Consiglio comunale di Paternò

Catania, false certificazioni mediche per favorire indennità: tra i 16 rinviati a giudizio anche il presidente del Consiglio comunale di Paternò

Stefano Montoneri, Gup del Tribunale di Catania, ha rinviato a giudizio 16 persone indagate nell’ambito dell’operazione “Esculapio”,

inchiesta che ha fatto luce sulle presunte false certificazioni mediche che avrebbero favorito indennità di accompagnamento e/o pensioni di invalidità a non aventi diritto.

A darne notizia è l’edizione odierna del quotidiano “La Sicilia”. Il processo si aprirà il prossimo 17 giugno. Il giudice ha ammesso come parte civile l’ASP di Catania. I reati contestati sono stato concorso aggravato nei reati di truffa, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsa perizia e frode processuale. Nell’inchiesta ha visto coinvolti medici e loro pazienti.

Questi i nomi dei sedici soggetti rinviati a giudizio:

Barbagallo Santa, Blancato Giuseppe, Ciariacono Marco, Di Pisa Graziella, Leonardi Alfio, Lo Presti Giuseppa, Pennisi Sebastiano, Puleo Angela, Recupero Arianna, Rizzo Antonino, Rotundi Innocenza, Russo Salvatore, Sambataro Filippo (cardiologo e attuale presidente del consiglio comunale di Paternò), Valenti Giuseppe, Valvo Concettina, Zaffora Carmelo.

Gli inquirenti hanno messo sotto osservazione il periodo che va dall’ottobre 2018 al gennaio 2020.

Secondo l’accusa, grazie al sistema concepito dai medici coinvolti e considerati mente dell’organizzazione, gli specialisti avrebbero avuto benefici economici, quantificabili in alcune migliaia di euro al mese, mentre ai loro assistiti sarebbe stato permesso di ottenere importanti privilegi economici e/o lavorativi che invece non sarebbero dovuti.

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