Cassazione respinge ricorso di Giarrusso e cancella lista ‘Sud chiama Nord’ con suo nome. La Vardera: “Con lui percorso interrotto”

«Ricordiamo che con Giarrusso il percorso si è interrotto dopo che lo stesso aveva avanzato pretese e garanzie lontane dal nostro modo di fare politica, richieste che abbiamo ovviamente respinto.

«Ricordiamo che con Giarrusso il percorso si è interrotto dopo che lo stesso aveva avanzato pretese e garanzie lontane dal nostro modo di fare politica, richieste che abbiamo ovviamente respinto.

La nostra linea è sempre stata chiara, le candidature devono essere espressione del territorio. Sarà stata questa la molla che ha spinto Giarrusso a presentare il simbolo ‘Sud chiama nord – Giarrusso’ senza avere alcuna titolarità né diritto a farlo? Domanda che sorge spontanea e la cui risposta lasciamo all’elettorato».

Lo afferma il presidente di Sud chiama Nord Ismaele La Vardera.

La Corte di Cassazione, sezione elettorale, si è pronunciata sul ricorso presentato da Dino Giarrusso contro il simbolo Sud Chiama Nord e lo ha respinto dichiarandolo inammissibile.

«Contro tale utilizzo abusivo – aggiunge- abbiamo presentato una memoria al Ministero e diffidato Giarrusso all’immediato ritiro del simbolo riservando ogni azione legale a tutela dei diritti del Movimento. Dopo le nostre azioni, il Ministero aveva invitato Giarrusso a modificare il simbolo o a ritirarlo. Cosa che ha fatto presentando però contemporaneamente una opposizione contro di noi per impedirci di partecipare alle elezioni!»

«Questa ulteriore temeraria azione – evidenzia La Vardera – è stata respinta dalla Corte Suprema di Cassazione che stamattina (ieri ndr.), al termine dell’udienza, ha dichiarato l’inammissibilità dell’opposizione».

Avatar

Riguardo l'autore Redazione

1 Comments

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.