Scorta all’avvocato Trizzino, genero di Paolo Borsellino: “Esposto dopo l’audizione in Antimafia”

È stata assegnata una scorta di livello 4 all’avvocato Fabio Trizzino, marito di Lucia Borsellino e legale dei figli del giudice Paolo Borsellino, assassinato dalla mafia nella strage di via D’Amelio nel 1992.

La misura di protezione, attiva solo quando l’avvocato si trova in Sicilia, prevede due agenti armati e un’auto non blindata. È stata decisa dalla prefettura di Palermo alcuni mesi fa, in seguito all’audizione di Trizzino presso la Commissione nazionale Antimafia.

Trizzino, 58 anni, aveva indicato il dossier “Mafia e Appalti” come una delle possibili cause che portarono all’attentato di via D’Amelio. Una pista “oscura e opaca”, secondo le sue parole, che avrebbe fatto riemergere una verità scomoda a distanza di decenni.

«Non ho mai ricevuto minacce – ha dichiarato Trizzino all’AGI – e non ho paura. Mi è stato detto che ero esposto dopo le mie audizioni in Commissione. Voglio pensare che si tratti più di una esposizione mediatica che di un pericolo reale».

Lucia Borsellino è invece sotto scorta su tutto il territorio nazionale dal 2015.