Mafia a Randazzo, 160 anni di carcere alla cosca Sangani: 30 anni a padre e figlio

Mafia a Randazzo, 160 anni di carcere alla cosca Sangani: 30 anni a padre e figlio

Mafia a Randazzo: oltre 160 anni di carcere alla cosca Sangani, 30 anni al boss e al figlio

È arrivata la sentenza del processo scaturito dall’operazione antimafia “Terra Bruciata”, condotta dai Carabinieri contro la cosca Sangani di Randazzo, storicamente attiva nel traffico di droga e nelle estorsioni. La quarta sezione penale del Tribunale di Catania ha condannato 15 imputati per un totale complessivo di oltre 160 anni di carcere.

Le condanne più severe sono state inflitte a Salvatore Sangani e a suo figlio Francesco, ritenuti al vertice del sodalizio criminale, condannati entrambi a 30 anni di reclusione. L’altro figlio del capomafia, Michael Sangani, ha ricevuto una condanna a 12 anni e 4 mesi.

L’indagine, che ha portato allo scioglimento per mafia del Comune di Randazzo, è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, con i magistrati Ignazio Fonzo (procuratore aggiunto), Alessandro Sorrentino e Assunta Musella (sostituti).

Il blitz, eseguito il 26 ottobre 2022 dai Carabinieri del comando provinciale e della compagnia di Randazzo, aveva già portato a una prima serie di condanne nel marzo scorso per gli imputati che avevano scelto il rito abbreviato.

Le condanne nel dettaglio

  • Salvatore Sangani: 30 anni
  • Francesco Sangani: 30 anni
  • Giovanni Farina: 18 anni
  • Vincenzo Lo Giudice: 17 anni e 6 mesi
  • Michael Sangani: 12 anni e 4 mesi
  • Giuseppe Costanzo Zammataro: 10 anni e 6 mesi
  • Salvatore Trazzera: 1 anno e 6 mesi
  • Salvatore Crastì Saddeo: 16 anni e 2 mesi
  • Vincenzo Gullotto: 16 anni e 2 mesi
  • Marco Cristì Saddeo: 2 anni e 10 mesi
  • Remo Arcarisi: 3 anni e 4 mesi
  • Alfredo Mangione: 1 anno e 3 mesi
  • Salvatore Russo: 9 mesi
  • Michel Camarda: 9 mesi
  • Giuseppe Palermo: 2 anni
  • Vincenzo Calà: 10 mesi

Assoluzioni

Il Tribunale ha assolto:

  • Daniele Lo Giudice: per non aver commesso il fatto
  • Francesco Paolo Giordano, Simone Puglia e Rosario Sebastiano Sorbello: perché il fatto non sussiste

La sentenza rappresenta un duro colpo per l’organizzazione criminale e un importante passo avanti nella lotta alla mafia nei territori dell’Etna.

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