Colf, badanti e baby sitter: in Italia metà dei rapporti è irregolare. In Sicilia solo il 5,7% in convivenza

Colf, badanti e baby sitter: in Italia metà dei rapporti è irregolare. In Sicilia solo il 5,7% in convivenza

Colf, badanti e baby sitter: in Italia 1,8 milioni di famiglie si fanno carico del lavoro domestico

ROMA – In Italia sono 1,8 milioni le famiglie che si fanno carico della gestione di colf, badanti e baby sitter. Di queste, circa 900.000 hanno rapporti regolari e contrattualizzati, mentre altrettante si affidano al lavoro irregolare, alimentando un sommerso che continua a pesare fortemente sul settore. A evidenziarlo è l’Osservatorio Domina, che grazie a una fornitura personalizzata di dati Inps ha tracciato un quadro dettagliato dei datori di lavoro domestico nel 2024.

Secondo il report, il numero dei datori di lavoro domestico è in calo: -16.000 unità rispetto al 2023 (-1,7%). Dopo il boom del periodo 2019-2021 (+14,4%) dovuto anche alla pandemia, tra 2021 e 2024 si registra un calo del 13,8%. La componente femminile dei datori è mediamente del 58%, quella straniera del 5% (3% Ue e 2% extra Ue).

Datori di lavoro: il peso degli anziani

Il 37,9% dei datori di lavoro domestico ha almeno 80 anni, mentre il 28,5% ne ha meno di 60. In generale, la fascia meno anziana è più legata a rapporti di lavoro con colf e baby sitter, mentre quella più anziana riguarda soprattutto badanti. Non sempre però il datore coincide con il beneficiario: in molti casi si tratta di figli che assumono per assistere i genitori.

Tra i datori figurano oltre 105.000 grandi invalidi (11,7% del totale, in crescita del 4,3% dal 2021) e quasi 3.000 membri del clero (0,3%), in calo del 14,7%.

Parentela e convivenza nei rapporti di lavoro

Sono 661 i casi in cui datore e lavoratore sono coniugati (nell’80% dei casi il lavoratore è donna) e oltre 17.000 i rapporti in cui esiste un legame di parentela fino al terzo grado. La convivenza resta una realtà significativa: più di 201.000 rapporti di lavoro (23,6% del totale) prevedono che datore e lavoratore vivano nella stessa abitazione. I valori più alti si registrano in Friuli Venezia Giulia (49,8%) e Trentino Alto Adige (52,0%), mentre i più bassi in Sicilia (5,7%) e Sardegna (7,8%).

Distribuzione territoriale e persone giuridiche

In Italia vi sono 1.587 persone giuridiche che figurano come datori di lavoro domestico, in lieve calo rispetto al 2023 (-2,8%). Il 40,3% si trova nel Centro, il 33,4% nel Nord e il 26,3% nel Sud e nelle Isole.

«Dai dati Inps forniti in esclusiva all’Osservatorio Domina emerge chiaramente il ruolo delle famiglie nel welfare italiano», sottolinea Lorenzo Gasparrini, segretario generale di Domina. «Oltre 900.000 famiglie gestiscono lavoratrici e lavoratori domestici regolarmente assunti e contrattualizzati. Non va però dimenticato l’alto tasso di informalità che ancora caratterizza il settore. Considerando il ruolo sociale fondamentale per la tenuta del sistema di welfare, è importante riconoscere, valorizzare e supportare questo sforzo».

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