Ragusa, catturato il boss superlatitante Stracquadaini: tentò di uccidere ex collaboratore di giustizia

Ragusa, catturato il boss superlatitante Stracquadaini: tentò di uccidere ex collaboratore di giustizia

Arrestato a Comiso il boss latitante Gianfranco Stracquadaini: preparava una nuova “Stidda” nel Ragusano

Nell’aprile del 2024 aveva tentato di uccidere a Vittoria, nel Ragusano, un ex collaboratore di giustizia del clan Carbonaro Dominante, Roberto Di Martino, ferendolo gravemente con alcuni colpi di arma da fuoco mentre era alla guida della sua auto. Poi si era reso irreperibile.

Il presunto boss mafioso Gianfranco Stracquadaini, inserito dal Ministero dell’Interno nella lista dei latitanti più pericolosi, è stato arrestato dalla Polizia, in un’operazione coordinata dalla DDA di Catania. Gli agenti della Squadra Mobile di Ragusa, del Sco, della Sisco di Catania e del Commissariato di Vittoria lo hanno catturato dopo avere fatto irruzione nell’appartamento in cui si nascondeva, a Comiso.

Durante il blitz sono state sequestrate due pistole semiautomatiche calibro 7,65 con munizioni, una carta d’identità falsa rilasciata dal Comune di Comiso e 6.500 euro in contanti. Nei confronti di Stracquadaini pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 24 giugno 2024 dal Gip di Catania, per associazione mafiosa, tentato omicidio aggravato in concorso e porto illegale di armi da fuoco.

Secondo la DDA di Catania, il tentato omicidio di Di Martino sarebbe parte del progetto criminale di Stracquadaini di costituire un nuovo gruppo armato riconducibile all’associazione mafiosa denominata Stidda. L’obiettivo, secondo gli inquirenti, sarebbe stato l’eliminazione fisica degli ex collaboratori di giustizia riconducibili al clan Carbonaro Dominante, considerati un ostacolo al predominio della nuova organizzazione nella gestione delle attività criminali nel territorio della provincia di Ragusa.

Piantedosi: “Lavoro eccezionale delle forze dell’ordine”

«La cattura di Gianfranco Stracquadaini è un colpo durissimo alla criminalità organizzata del territorio ragusano. Ringrazio lo Sco, la Sisco di Catania e la Squadra mobile di Ragusa per l’eccezionale lavoro svolto. La loro professionalità e il loro impegno confermano la forza e l’efficacia dell’azione dello Stato», ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Il titolare del Viminale ha ricordato i risultati raggiunti dalle forze di polizia nel triennio: «Dal 22 ottobre 2022 al 30 settembre 2025 le Forze di polizia hanno portato a termine 278 operazioni di polizia giudiziaria contro le organizzazioni mafiose, con 4.177 arresti. Sono stati assicurati alla giustizia 108 latitanti, tra cui due di massima pericolosità – Matteo Messina Denaro e Pasquale Bonavota – e altri 20 inseriti nell’elenco dei latitanti pericolosi. Numeri che dimostrano la concretezza dei risultati ottenuti e l’impegno costante del Governo nel contrasto alla mafia».

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