Paternò, appello di Ciatto (Pd): “Preso atto del fallimento, amministrazione faccia passo indietro”

Paternò, appello di Ciatto (Pd): “Preso atto del fallimento, amministrazione faccia passo indietro”

PATERNÒ – Una presa di posizione durissima quella di Giancarlo Ciatto, membro della segreteria provinciale del Partito Democratico, che in una lettera inviata al Corriere Etneo ha puntato il dito contro l’amministrazione comunale e il consiglio di Paternò, parlando di «crisi di rappresentanza».

Alla base delle critiche, due episodi recenti: la gestione dell’emergenza aule all’istituto comprensivo “Marconi” e la bocciatura, da parte del consiglio comunale, della delibera sulla riduzione dei costi dell’organo consiliare.

«Entrambi i fatti – afferma Ciatto – ci suggeriscono, con estrema eloquenza, che l’amministrazione e il consiglio comunale non rappresentano più la città».

Sulla vicenda scuola, il giudizio è netto: «L’arroganza e l’insipienza con le quali si sono mossi il sindaco e l’assessore alla pubblica istruzione fanno rabbrividire». Ciatto parla di «totale assenza di programmazione, soluzioni tampone, invettive demagogiche».

Non meno severo il riferimento alla vicenda legata alla delibera per il taglio dei costi del consiglio comunale, respinta dall’aula nonostante i solleciti provenienti dalla Regione. «Giusto ricordare – aggiunge – i consiglieri Lauria, Gulisano, Benfatto, Faranda e Borzì Francesco, uniche voci fuori dal coro, solo per dovere di verità».

Ciatto richiama poi il contesto generale, ricordando che «sulla testa del Comune di Paternò pende la spada di Damocle dello scioglimento per infiltrazioni mafiose». E precisa: «Non facciamo i tifosi dello scioglimento, ma forse la fase richiederebbe maggiore equilibrio ed un atteggiamento più sobrio».

La conclusione è un appello politico esplicito: «Preso atto dell’incontrovertibile fallimento dell’azione politico-amministrativa, liberino la città dalla loro ingombrante presenza e facilitino il dispiegarsi del giuoco democratico».

«Bisogna elevare il livello – conclude – perché niente è perduto, ma servono coraggio, parole di verità ed estrema concretezza. Occorre unire la città e ridarle speranza».

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1 Comments

  1. Tutta chiacchiera e propaganda politica comunista quella di Ciatto. Il sindaco bis, che da otto anni rovina e continua a rovinare Paternò e la mia esistenza e quella della mia famiglia solo per il fatto che purtroppo siamo residente, non mi è mai piaciuto, sia come uomo che come politico, ma purtroppo i suoi simpatizzanti, quelli chi oggi si lamentano ma non manifestano né reclamano lo hanno votato.

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