È partito ufficialmente a Catania il progetto “Pulcherrima”, un’iniziativa che mette in rete alcune tra le più preziose realtà ecclesiali e sociali del centro storico cittadino.
Il progetto coinvolge un patrimonio artistico e religioso straordinario, che unisce spiritualità, arte e valorizzazione del territorio.
Le chiese coinvolte
Il circuito “Pulcherrima” comprende:
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la Badia di Sant’Agata, con la cupola panoramica, le terrazze e i saloni delle monache;
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la chiesa di San Giuseppe al Duomo, recentemente restaurata dopo quasi un secolo di abbandono;
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la chiesa di Sant’Agostino (Santa Rita), con il suo ipogeo che ospita sette sale sepolcrali prossime all’apertura;
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la chiesa della Santissima Trinità, celebre per le pitture di Olivio Sozzi;
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e la chiesa di Santa Maria dell’Aiuto, costruita nell’antico quartiere della Giudecca.
Quest’ultima custodisce la riproduzione della Santa Casa di Loreto, unica in Sicilia, oggi in fase di restauro dopo l’incendio del 27 dicembre 2024, e la cui riapertura al pubblico è prevista per il 10 dicembre 2025.
Restauri e turismo religioso
Tutti gli interventi di restauro e riqualificazione sono stati finanziati grazie ai proventi della biglietteria e all’attività della società Catania Pulcherrima srl, il cui socio unico è la chiesa della Badia di Sant’Agata.
Scopo statutario della società è la promozione del turismo religioso e la valorizzazione del patrimonio sacro nel centro storico etneo.
Il progetto, dopo due anni di sperimentazione, ha preso ufficialmente il via lo scorso 28 ottobre, con una cerimonia alla presenza dell’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna.
✨ “Arte, bellezza e spiritualità insieme”
«Arte, bellezza e spiritualità – spiega don Massimiliano Parisi, promotore del progetto – si coniugano in Pulcherrima, coinvolgendo volti, luoghi e monumenti sacri che si mettono a servizio di un turismo religioso inteso come esperienza di incontro e di comunione, una via privilegiata per riscoprire la memoria, la fede e l’anima della città».
Il progetto ha già dato vita a una rete di sinergie con enti culturali, musicali e turistici del territorio, con l’obiettivo di costruire un percorso stabile di valorizzazione integrata del patrimonio religioso di Catania.
