Sicilia, nasce il “Movimento per il Diritto a restare”: 45 realtà insieme contro la fuga dei giovani

MALETTO – «Sto ricevendo numerose segnalazioni da parte di amici e conoscenti circa notizie di stampa relative alla recente inchiesta giudiziaria in cui è coinvolto, tra gli altri, l'ex presidente della Regione Totò Cuffaro. Preciso da subito che l'imprenditore edile indicato non sono io. Si tratta infatti di un mio omonimo». Sicilia, nasce il "Movimento per il Diritto a restare": 45 realtà insieme contro la fuga dei giovani

SAN GIOVANNI GEMINI – Nasce in Sicilia il Movimento per il Diritto a Restare. Dopo tre anni di lavoro collettivo, da Catania a Trapani, da Palermo alle aree interne, 45 organizzazioni siciliane si uniranno il 15 novembre a San Giovanni Gemini per firmare il Patto per restare, il documento che dà vita al primo movimento indipendente regionale nato per affermare il diritto a vivere e costruire il proprio futuro nella propria terra.

Ogni anno migliaia di giovani lasciano la Sicilia per cercare altrove ciò che qui manca: opportunità, diritti, futuro. Il Patto per restare è il risultato di un percorso avviato nel 2022 e promosso dal Centro Studi Giuseppe Gatì attraverso il progetto «Questa è la mia terra».

Negli ultimi tre anni decine di associazioni, fondazioni e spazi culturali si sono incontrati in festival, assemblee e cantieri territoriali per costruire una visione comune e proposte concrete per affrontare le cause dello spopolamento e della fuga dei giovani.

«Il nostro lavoro nei territori non basta se non riesce a cambiare anche le istituzioni. Le esperienze nate dal basso devono diventare sistemiche, entrare nelle politiche pubbliche e cambiare le cose in profondità» – afferma Carmelo Traina, presidente del Centro Studi Giuseppe Gatì, promotore dell’iniziativa.

Il Patto per restare unisce le realtà che vogliono «una Sicilia libera nelle scelte e giusta nelle opportunità, dove il futuro non sia una fuga ma una possibilità».

Le 45 organizzazioni che hanno sottoscritto il Patto rappresentano un mosaico ampio e diversificato del tessuto civico siciliano. Sono attive in tutte e nove le province, con una distribuzione che riflette la vitalità diffusa dei territori.

Complessivamente le realtà aderenti rappresentano oltre 1.500 tra associati e volontari attivi, impegnati quotidianamente in progetti di rigenerazione sociale, culturale ed economica. Gli ambiti principali di attività sono:

  • Giovani e politiche giovanili
  • Partecipazione civica e cittadinanza attiva
  • Cultura ed educazione
  • Lavoro e sviluppo locale
  • Ambiente e sostenibilità

Si tratta di associazioni, cooperative, fondazioni e collettivi che operano su temi che spaziano dalla formazione e inclusione sociale alla valorizzazione dei territori e dei beni comuni, dalla promozione del lavoro giusto e dell’impresa sociale alla lotta contro lo spopolamento.

Insieme formano una rete di 45 presidi civici che, dalle aree interne alle grandi città, contribuiscono a costruire una Sicilia in cui restare diventa una scelta collettiva e possibile.

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