Un altro incidente, l’ennesimo. Ieri, la SS 284 ha registrato un nuovo, grave sinistro, che ripropone drammaticamente l’urgenza di un intervento strutturale e definitivo. Questa strada, vitale per i collegamenti tra l’hinterland e la città di Catania, continua a mietere vittime e a mettere a rischio la sicurezza di migliaia di automobilisti, pendolari e famiglie ogni giorno.
La situazione è ancor più inaccettabile se si considera che la soluzione esiste, è stata progettata ed è persino finanziata per metà: il raddoppio della sede stradale da Adrano a Paternò. Un intervento atteso da decenni, fondamentale non solo per la sicurezza ma anche per lo sviluppo economico e la mobilità di tutto il territorio. Eppure, nonostante i proclami e i finanziamenti già stanziati, il progetto risulta inspiegabilmente bloccato.
Sarebbe bene che le istituzioni competenti, a partire dall’Anas, dessero le risposte adeguate. Quando verranno sbloccati i fondi rimanenti e saranno avviati finalmente i cantieri? Non è più tempo di alibi, di silenzi o di promesse non mantenute. Ogni giorno di ritardo si paga con l’incolumità delle persone.
L’ultimo incidente, con alcuni feriti, è un macabro e tragico promemoria che non possiamo e non vogliamo ignorare. Non accettiamo più che la SS 284 sia un’autostrada della morte. Servono risposte immediate e azioni concrete. La sicurezza dei cittadini non può essere una variabile dipendente dalla lentezza della burocrazia o dagli equilibri politici.

Avete scritto “Ogni giorno di ritardo si paga con l’incolumità delle persone”
ma la colpa degli incidenti di chi è? degli automobilisti incivili, deficienti, ubriachi o drogati
( che sono in tanti in giro) che non rispettano il codice della strada e i regolamenti