Sospese per 7 giorni le attività di un bar e di un chiosco a Catania: erano ritrovo di pregiudicati
La Polizia di Stato ha disposto la sospensione per sette giorni delle attività di un bar situato in via Domenico Tempio e di un chiosco-bar nei pressi di Piazza Federico di Svevia, ritenuti dalla Questura abituali luoghi di ritrovo per persone con precedenti penali. I provvedimenti, entrambi emessi dal Questore di Catania, sono stati adottati ai sensi dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Nel primo caso, gli agenti del Commissariato di San Cristoforo hanno notificato al titolare del bar la sospensione dell’attività a seguito dei ripetuti controlli eseguiti per garantire sicurezza e ordine pubblico. Durante le verifiche, i poliziotti hanno accertato che l’esercizio era divenuto un punto di incontro costante per soggetti gravati da precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, tra cui rapina, furto aggravato, stupefacenti e perfino maltrattamenti in famiglia.
La presenza di tali avventori non è risultata occasionale: è stata riscontrata con continuità in numerosi controlli, al punto da configurare un rischio concreto per la sicurezza della collettività.
Anche per il secondo locale, un chiosco-bar della stessa zona, è scattata la sospensione dopo gli accertamenti condotti dagli agenti nel corso di un ampio arco temporale. Le verifiche sui clienti presenti hanno infatti evidenziato precedenti per estorsione, ricettazione, danneggiamento, truffa, nonché altri reati predatori e legati al traffico di stupefacenti.
Ultimata l’attività istruttoria dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Catania, è stata disposta la chiusura di entrambi gli esercizi commerciali, con apposizione dei sigilli per sette giorni. L’articolo 100 del TULPS consente infatti al Questore di intervenire sospendendo temporaneamente le attività che rappresentano un pericolo per la sicurezza pubblica, soprattutto quando diventano ritrovo abituale di persone pregiudicate.
Il provvedimento mira a garantire l’ordine pubblico, tutelare i cittadini e rispondere alle legittime aspettative della comunità di poter vivere in un contesto urbano sicuro.
