Erasmus+, studenti di Biancavilla in missione a Bruxelles: esperienza formativa al Parlamentarium
BIANCAVILLA – Missione Europa compiuta. Un gruppo di studenti e docenti dell’Istituto Comprensivo “S. G. Bosco–Sturzo” ha vissuto giorni intensi a Bruxelles, prendendo parte a una trasferta formativa nell’ambito del progetto Erasmus+ INDIRE, promosso dal Consorzio di scuole coordinato dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia.
Accompagnati dai loro docenti e affiancati dai colleghi di altri istituti siciliani e dagli studenti dell’IES Marmaria di Membrilla (Spagna), i ragazzi sono stati protagonisti di un percorso educativo dedicato al funzionamento delle istituzioni europee, alla storia dell’Unione, alle sfide globali e alla scoperta del patrimonio culturale della capitale belga.
Cuore dell’esperienza è stata la visita al Parlamentarium, il centro visitatori del Parlamento Europeo, dove gli studenti hanno potuto immergersi in un viaggio interattivo attraverso la storia, i valori e i meccanismi operativi dell’UE. Una tappa simbolica e molto apprezzata è stata anche quella all’Atomium, iconico monumento di Bruxelles e simbolo del progresso scientifico e dell’unità tra i popoli.
Al termine dei giorni di attività, gli studenti italiani e spagnoli si sono salutati scambiandosi piccoli doni in un caratteristico mercato locale, suggellando un’esperienza fatta di amicizia, condivisione e crescita culturale.
“Questo progetto – spiegano i docenti accompagnatori – non è stato un semplice viaggio, ma un vero percorso di educazione alla cittadinanza attiva. I nostri studenti hanno toccato con mano cosa significhi essere cittadini europei, condividendo valori, domande e speranze con coetanei di un altro Paese. È un’esperienza che lascia un segno profondo e che contribuisce a formare giovani più consapevoli e pronti alle sfide del futuro.”
L’iniziativa è stata resa possibile grazie all’impegno della dirigente scolastica, dott.ssa Concetta Drago, e della DSGA, che hanno lavorato per la piena realizzazione del progetto.
Un’esperienza che dimostra, ancora una volta, come educare le nuove generazioni a una cultura europea condivisa sia il modo più efficace per costruire un futuro fondato su pace, cooperazione e sviluppo sostenibile.

