Il centrodestra tiene il Veneto con Stefani, ma fallisce l’assalto al Sud: ora si apre il cantiere della legge elettorale
Il centrodestra conquista nuovamente il Veneto con Alberto Stefani, ma non riesce nella mission impossible di strappare Puglia e Campania al centrosinistra. Matteo Salvini esulta per la vittoria e per il risultato ottenuto dalla Lega, che tocca il suo «massimo storico» nella Regione, e raggiunge Padova nel comitato elettorale del vicesegretario del Carroccio, destinato a diventare governatore a soli 33 anni. «Non mi sembra ci sia stata nessuna spallata al governo: il centrodestra ha tenuto bene e i numeri della Lega sono una grande soddisfazione», afferma il vicepremier.
Il partito di via Bellerio supera nettamente Fratelli d’Italia nella sfida interna, arrivando attorno al 36% a scrutinio ancora in corso, un risultato inatteso alla vigilia. I complimenti al nuovo governatore e agli altri presidenti eletti, Antonio Decaro in Puglia e Roberto Fico in Campania, arrivano anche dalla premier Giorgia Meloni. «Una vittoria frutto del lavoro e della credibilità della coalizione», commenta la presidente del Consiglio, che invia «congratulazioni» ai vincitori del centrosinistra nelle Regioni meridionali e ringrazia candidati e militanti del centrodestra impegnati nella campagna elettorale.
Nella coalizione, però, non tutto è idilliaco: mentre la Lega festeggia, da Fratelli d’Italia e Forza Italia emerge una certa freddezza. Chiusa la partita elettorale – con un 3 a 3 rispetto al 2025 – si apre ora il cantiere della legge elettorale in vista delle politiche del 2027. A rompere il ghiaccio è Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di FdI: «Se votassimo oggi non ci sarebbe la stessa stabilità politica, né in caso di vittoria del centrodestra né del centrosinistra. Serve stabilità per la nazione».
Donzelli apre dunque alla possibilità di mettere mano alla legge elettorale: «Non ci sono dogmi, ci confronteremo serenamente». Tra le ipotesi più discusse c’è un sistema proporzionale con premio di maggioranza, che manderebbe in soffitta gli uninominali. Un’ipotesi che potrebbe scontrarsi con le preferenze della Lega, tradizionalmente favorevole ai collegi soprattutto al Nord. Il percorso della maggioranza, spiegano fonti interne, inizierà ufficialmente nei prossimi giorni.
Guardando ai risultati, il centrodestra non è riuscito a realizzare il colpo nelle due Regioni del Sud. In Campania Edmondo Cirielli (FdI) ha tentato fino all’ultimo una rimonta, puntando anche su misure come il condono edilizio e un aumento delle pensioni minime, ma sarà Roberto Fico a succedere a Vincenzo De Luca. In Puglia, Luigi Lobuono – civico vicino a Forza Italia – non ha retto il confronto con Antonio Decaro, nuovo governatore. «Il centrodestra vince quando è unito, se ti dividi fatichi», annota Salvini, con riferimento alle tensioni interne nella scelta dei candidati proprio in Puglia e Campania.
