Biancavilla, scambio di salme all’ospedale: famiglie sconvolte. L’Asp etnea: «Procedure rispettate»
Un episodio grave e inatteso ha scosso l’ospedale Maria Santissima Addolorata di Biancavilla, dove martedì scorso due salme sono state scambiate al momento della consegna ai familiari. A ricostruire la vicenda è il quotidiano La Sicilia, che riporta come i due uomini – coetanei e deceduti a poche ore di distanza – si trovassero uno accanto all’altro nella sala mortuaria del presidio in attesa della restituzione alle rispettive famiglie.
L’ospedale aveva rilasciato il nulla osta per il trasferimento a casa di uno dei due defunti. L’agenzia funebre ha quindi preparato la salma e l’ha portata nell’abitazione indicata. È stato in quel momento che i familiari, aprendo la bara, si sono accorti che il corpo non era quello del loro congiunto.
L’altra salma, invece, era rimasta in ospedale: non essendovi parenti presenti, nessuno si era accorto dello scambio. I familiari dell’uomo rimasto in obitorio hanno subito allertato le pompe funebri, che hanno riportato indietro il feretro errato. Dopo una nuova verifica dell’identità, i due corpi sono stati correttamente riconsegnati alle rispettive famiglie, con tanto di cambio degli abiti già indossati.
Il Pd chiede una verifica interna
La notizia ha sollevato indignazione nel territorio. Il Partito Democratico ha chiesto all’Asp di Catania l’avvio di una verifica interna, per accertare eventuali responsabilità e chiarire l’esatta dinamica di quanto accaduto.
La nota dell’Asp etnea: «Iter regolare, nessuna responsabilità dell’ospedale»
L’Asp di Catania, con una nota ufficiale, ha fornito la propria versione dei fatti:
«In merito alle notizie diffuse riguardanti uno scambio di salme presso l’Ospedale di Biancavilla, si precisa che le salme sono state regolarmente riconsegnate ai familiari e agli aventi diritto, nel pieno rispetto delle procedure previste e delle normative vigenti. Sono stati scrupolosamente applicati tutti i protocolli, documentando puntualmente ogni fase dell’iter.
Eventuali disguidi o problematiche emerse successivamente alla riconsegna non possono pertanto essere attribuiti all’Ospedale, che ribadisce di non avere alcuna responsabilità in merito all’accaduto.
La Direzione Medica del Presidio ha comunque fornito un contributo operativo rilevante, collaborando attivamente all’individuazione e alla ricostruzione dell’accaduto e mettendo a disposizione ogni elemento utile alle verifiche».
Una vicenda che continua a generare domande e che, con ogni probabilità, porterà a ulteriori approfondimenti da parte dell’Asp e delle autorità competenti.
